Una sonata di Mozart, poi un’altra ancora, infine due brani sempiterni di Morricone; potrebbe sembrare il programma di un normale concerto quello dell'altro ieri, del maestro di fama internazionale Roberto Prosseda, e invece è stata un’ora di musica ed emozioni tutt’altro che normale. Infatti le note di musica classica sono rimbombate non in un solito contesto, ma all’interno della sala policonfessionale dell’ospedale Apuane in seguito alla donazione di Fondazione Marmo di un pianoforte a coda. Dal lontano 2007 infatti l’associazione "Donatori di musica" organizza concerti, oltre 350 fino ad oggi, per i malati oncologici e per i pazienti dell’ospedale, ospitando grandi nomi del panorama musicale proprio come Roberto Prosseda, anche direttore artistico dell’associazione.
"Abbiamo lanciato l’iniziativa a Massa Carrara e poi il progetto si è diffuso in tante altre città italiane, penso a Bolzano, Brescia, Mantova, Saranno, Sondrio -afferma Andrea Mambrini, direttore del reparto di oncologia - si tratta di un’attività utile per i pazienti e anche per le loro famiglie: la musica è un collante di emozioni, le persone possono pensare ad altro e non concentrarsi così solo sulla malattia, sul presente". Il contributo di Fondazione Marmo è stato indispensabile per poter continuare il progetto: "Non potevamo più mantenere il pianoforte che avevamo preso in affitto dopo che il primo, storico, era diventato inutilizzabile – ha spiegato Mambrini – la musica è positività e lo è per tutti, per i pazienti, per le famiglie, per noi e per tutto l’ospedale, note donate dal cuore che fanno bene all’anima".
Continua dunque l’impegno benefico di Fondazione Marmo, dopo che negli ultimi due anni ben 900 mila erano stati destinati ai sistemi di sanificazione ambientale, all’acquisto di ambulanze Covid, alle spese per l’acquisto di macchinari ospedalieri e alla fornitura di dispositivi di protezione. "Il 3 marzo 2020 – ha detto Giuliano Biselli, responsabile sanitario del Noa – era l’inizio di una guerra che ancora stiamo combattendo tutti. L’ospedale Apuane ha reagito prontamente modellando la sua struttura alle nuove esigenze diagnostiche, terapeutiche e di isolamento dei pazienti".
"I ringraziamenti – ha detto la presidente della Fondazione Marmo, Bernarda Franchi – non vanno fatti a noi della Fondazione, ma ai medici, agli infermieri e a tutto il personale che hanno sempre anteposto la salute dei pazienti a qualsiasi altra preoccupazione anche durante la pandemia. Questo pianoforte quindi vuole essere un modo della Fondazione per ringraziarli di quello che fanno quotidianamente. La musica è felicità, passione, è la possibilità di staccare per un attimo la mente dai problemi che una persona può avere a livello di salute. Quando abbiamo saputo che il progetto dei ‘Donatori di musica’ rischiava di arrestarsi siamo intervenuti".
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