Al via il Roma Festival Barocco, rassegna di concerti dedicata alla Musica italiana dei secoli XVI, XVII e XVIII, ormai appuntamento fisso della Capitale, giunto alla XIV edizione. Inalterato il tradizionale connubio fra spazi storici della Roma barocca - Chiese, Oratori, Palazzi nobiliari e Biblioteche storiche - e musiche inedite e/o poco eseguite. Inalterata, da parte degli organizzatori, la volontà di raggiungere un pubblico affezionato e sempre in aumento, anche nel difficile periodo che stiamo vivendo; per cui, come nella passata edizione, sotto l’egida del motto ‘Tutte le case portano a Roma’ la rassegna prevede concerti dal vivo con un pubblico ristretto, ma la loro diffusione in diretta streaming per tutti coloro che vogliano immergersi nei “luoghi” identitari del Barocco e ascoltarne le musiche, precedute da preziose introduzioni sulla cultura stessa che le ha create.
Il Festival si apre il 3 dicembre con la Missa Papae Marcelli di Giovanni Pierluigi da Palestrina. L’esecuzione, affidata all’Ensemble Festina Lente, verrà realizzata con un ricco organico di voci e strumenti per esaltare le fastose sonorità delle celebrazioni romane del Seicento; dirige Michele Gasbarro, dominus della rassegna. Se la festosa esecuzione porta la messa palestriniana in un mondo ‘corrotto’ dall’estetica seicentesca, le bizzarrie virtuosistiche che la soprano Paola Valentina Molinari propone, accompagnata dall’Ensemble ‘Sogno Barocco’ diretto da Paolo Perrone, completano il panorama della musica sacra contaminato definitivamente dalla ‘seconda prattica’, con un programma di G.F. Haendel e A. Scarlatti (8 dicembre).
All’ambito compositivo propriamente sacro si affiancano i due concerti dedicati alla musica vocale romana profana del Seicento. L’Ensemble ‘Lo Specchio di Narciso’ con il basso Mauro Borgioni, eseguiranno in prima esecuzione moderna le Cantate inedite di B. Pasquini (10 dicembre); ‘Musica Antiqua Latina’ insieme al soprano Raffaella Milanesi, presenteranno un programma musicale ispirato alla pittrice romana Artemisia Gentileschi (17 dicembre). Il compito di evidenziare i sottili rapporti fra musica vocale romana e quella d’oltralpe sarà invece affidato al prestigio della ‘Bach Academie Alden Biesen’. Il complesso, sotto la direzione di Luc Ponet, eseguirà un programma interamente dedicato a musicisti del Nord Europa (12 dicembre).
Sul versante strumentale figurano tre appuntamenti dedicati alla musica violinistica del sei-settecento: il concerto di Claudio Rado e Julio Caballero Perez, che presenteranno le Sonate per violino di J.G . Pisander e F.M. Veracini (7 dicembre); quello dell’Arte dell’Arco che, ricordando uno dei più importanti mecenati della Roma seicentesca, eseguirà le Sonate di A. Vivaldi per il Cardinale Ottoboni (12 dicembre); quello dell’Ensemble Anima&Corpo diretto da Gabriele Pro che, in prima esecuzione moderna, proporrà le Sonate dei romani A. Montanari e G. Mossi (14 dicembre).
La musica per tastiera contempla, come ogni anno, un concerto d’organo nella chiesa di San Pietro in Vincoli. Il fascino sonoro incontaminato della Roma seicentesca verrà ricreato da Alessio Colasurdo, alla tastiera del prezioso organo ‘Giacomo Alari’ del 1686 (16 dicembre). Alla musica romana si contrappone il concerto per clavicembalo di Christophe Rousset, musicista fra i più noti nel panorama tastieristico internazionale, realizzato nella chiesa di San Girolamo della Carità con un programma interamente dedicato ai musicisti francesi del seicento dal titolo: ‘Paris capitale du clavecin’ (18 dicembre).
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