Israele e Gaza sono di nuovo sull'orlo di una guerra: da più di 48 ore sullo Stato ebraico piovono razzi e i caccia con la stella di David continuano a bombardare l'enclave palestinese. Il bilancio finora nella Striscia è di 65 morti, tra cui 16 minori, cinque donne e un anziano, e 335 feriti. In Israele sono 7 i morti, tra cui un bimbo di sei anni rimasto ucciso a Sderot, un padre e una figlia adolescente colpiti a morte vicino Lod e un soldato 21enne, ammazzato da un missile guidato anti-carro mentre si trovava in jeep con altri due commilitoni vicino al confine settentrionale di Gaza.
Hamas è pronto al cessate il fuoco purché la comunità internazionale spinga Israele a interrompere l'uso della forza nell'area della moschea di al-Aqsa e le attività "illegali" nei confronti dei cittadini arabi. Lo ha dichiarato il vice ministro degli Esteri russo, Mikhail Bogdanov, in seguito a una sua conversazione telefonica con il vice presidente dell'ufficio politico di Hamas, Abu Marzook.
"La Russia ha sottolineato che è importante interrompere immediatamente le violenze e che gli attacchi sui civili sono inaccettabili a prescindere dalla loro appartenenza etnica o religiosa", ha spiegato Bogdanov, secondo il quale Marzook lo ha assicurato che i leader di Hamas sono "disposti a interrompere qualsiasi attività contro Israele su base reciproca purché la comunità internazionale operi la necessaria pressione su Israele perche' interrompa l'uso della forza nel complesso della moschea di Al-Aqsa a Gerusalemme Est e le misure illegali contro i residenti arabi nativi"...
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