Si legge oggi sul Fatto quotidiano, ma forse non solo sul giornale di Travaglio, che fra i papabili per il nuovo CDA Rai, ci sarebbe anche Simona Agnes, figlia di Biagio, presidente della Fondazione intitolata a suo padre, che ogni anno assegna l'omonimo premio di cultura e giornalismo, di cui è presidente di giuria Gianni Letta - che è presidente e membro anche di moltissimo altro, perché lui ha ancora le mani in pasta dappertutto, perfino nella De Cecco - vedere il nostro: ANTICO GIOCO DEL LETTA - che ora si è speso in favore della candidatura della signora.
Candidata perché figlia dell'ex direttore generale della Rai, o perchè sostenuta da Gianni Letta? O per cos'altro?
A sfogliare le pagine dedicatele in rete non si riesce a trovare una sola ragione che giustifichi ed avvalori il suo ingresso nel CDA Rai. Ma ciò che più colpisce è che Gianni Letta possa ancora indicare o sostenere questo o quel candidato per questo o quell'incarico di prestigio.
Fa bene Draghi ad affidarsi ad una società che ricerca top manager da mettere a capo di aziende pubbliche di grande rilievo e responsabilità come è e resta la Rai. E a noi farebbe bene leggere che sono candidati nel CDA Rai tizio e caio in base al loro curriculum professionale, e meglio ancora se offrono parimenti garanzia di indipendenza.
Chi è sponsorizzato da Gianni Letta certamente non possiede i titoli di idoneità per accedere a certi incarichi, altrimenti vi accederebbe da sè, ma soprattutto non potrà mai vantare indipendenza da chi gli ha fatto la grazia di sostenerne la candidatura.
Ci piacerebbe leggere una buona volta che qualcuno ha candidato Gianni Letta a ritirarsi e godersi la vecchiaia. Su tale candidatura anche noi metteremmo la firma, senza pensarci due volte.
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