Al ministero della Cultura Dario Franceschini sta lavorando a un nuovo protocollo per lo spettacolo dal vivo, che consenta lo svolgimento in sicurezza di eventi con un numero di spettatori in presenza più ampio rispetto all'estate scorsa, quando furono ammessi show con 200 persone al chiuso e 1000 all'aperto. Il ministro - a quanto si apprende - ha scritto già il 29 marzo al ministro della Salute, Roberto Speranza, per chiedere un incontro con il Comitato tecnico scientifico al quale sottoporre le nuove misure.
Anche alla luce di esperienze europee, come i recenti esperimenti di concerti Covid free in Olanda e a Barcellona, al ministero le direzioni generali Spettacolo e Cinema, in particolare, stanno lavorando alla messa a punto di un protocollo per spettacoli dal vivo con il pubblico in presenza, allargando le maglie rispetto ai limiti precedenti grazie a condizioni di sicurezza aggiuntive, come l'esito di un tampone negativo come 'pass' e l'uso di mascherine Ffp2 integre e funzionanti. Dopo il confronto con le categorie interessate, i Comuni e le Regioni, si lavora per sottoporre quanto prima le nuove regole al Cts.
Indirettamente una risposta alla Fimi, Federazione dell'industria musicale, che questo pomeriggio attraverso il suo ceo Enzo Mazza ha dichiarato: "Sarebbe molto grave se il governo desse l'autorizzazione alla presenza del pubblico negli stadi per gli Europei di calcio e continuasse a negare il consenso per una riapertura in sicurezza agli eventi musicali live: una discriminazione inaccettabile". Questo era stato il commento allla disponibilità data dall'esecutivo alla Figc alla presenza di spettatori allo stadio Olimpico per le partite degli Europei di calcio, al via l'11 giugno.
Nessun commento:
Posta un commento