lunedì 5 aprile 2021

Gatti dall'Opera a Santa Cecilia e Mariotti al posto di Gatti all'Opera: è fatta!

Solitamente quando  Valerio Cappelli, Corriere, o la sua omologa a Repubblica, Bentivoglio, danno per probabile un qualche fatto, è sicuro che quel fatto è come fosse già accaduto. Perché, soprattutto con Cappelli le due più note istituzioni musicali romane hanno stretto un patto: voi date a me le notizie prima  che agli altri, ed io quando mi chiamate perché vi serve qualcosa, rispondo: agli ordini!

E perciò, anche senza l'annuncio ufficiale, è assai probabile, anzi certo che ci sarà questo trasloco di Gatti ( rappresentato da CAMI Music) a Santa Cecilia, e l'arrivo di Michele Mariotti, in sua vece, all'Opera di Roma.

Le decisioni dunque sarebbero state prese dai vertici di Santa Cecilia e dell'Opera in  quattro e quattr'otto perché simili cambiamenti comportano - dovrebbero comportare - scompaginamento nelle rispettive situazioni.

In parole povere, a Santa Cecilia nei quasi vent'anni di Pappano - che di fatto ha cominciato a dirigervi con assiduità già dal 2003, prima della data del suo insediamento ufficiale: 2005 - l'agenzia  americana alla quale appartiene Pappano (IMG Artists)  ha certamente influenzato le scelte dei cast e dei musicisti ospiti in generale, direttori compresi. Chi può negarlo? Adesso quell'agenzia conterà sicuramente meno  e, di conseguenza, piazzerà nei cartelloni ceciliani meno rappresentati, per far eventualmente posto agli artisti dell'agenzia del nuovo direttore musicale. Nulla di strano se ci si ispirasse alla decenza.

Non è un mistero  che, esaminando i cartelloni di molte istituzioni, risaltino certe presenze assidue come anche certe assenze costanti allo stesso modo. Con l'arrivo di un nuovo direttore musicale, se cambiamento c'è, le carte del gioco dovrebbero essere sparigliate, e dovremmo vedere facce nuove come anche girare alla larga certe altre. Naturalmente dipenderà anche dallo staff, presieduto da  Mauro Bucarelli, che assiste il direttore,  e che a Santa Cecilia è lo stesso da una trentina d'anni, ed anche dalle pressioni che il sovrintendente riesce ad esercitare sul nuovo arrivato, specie se questi si sentirà  in qualche modo 'riconoscente' per la nomina. 

 Ultima annotazione. Si spera, nel caso delle tourné, che molti paesi non facciano pagare a Santa Cecilia la presenza di Gatti - come fecero gli Usa, dopo il 'caso Amsterdam', del tutto risolto a favore di Gatti. Che è un direttore ormai di fama internazionale  che, senza l'approdo a Roma, sarebbe stato il candidato ufficiale per succedere a Chailly alla Scala. Siamo certi che Pappano non farà nel prossimo decennio l'ennesima capriola per insediarsi lui alla Scala. Comunque mai dire mai.

Anche per Mariotti, che negli ultimi anni ha incassato successi su successi, inizia una nuova importante avventura, a Roma. E noi speriamo che altrettanto importante sia l'avventura dell'orchestra con lui direttore musicale. 

Adesso  resta solo da augurarsi che al prossimo giro vadano a casa gli attuali sovrintendenti e ne arrivino altri. Fuortes non può prendere il posto del sig. dall'Ongaro, perchè non è accademico di Santa Cecilia ( ma potrebbe diventarlo senza capire un tubo di musica. Del resto qualche anno fa  non si voleva fare accademico l'arch. Cerocchi per  la sua affezione alla musica?) Nè dall'Ongaro quello di Fuortes, perchè il signore in questione, dall'Ongaro, starebbe meglio a riposo!

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