sabato 17 aprile 2021

Filippo di Edimburgo, oggi sepolto, negli ultimi 25 anni della sua vita ha scritto come voleva il suo funerale, particolare dopo particolare. Non aveva molto da fare e si annoiava? ( da TGCOM 24)

 La Regina Elisabetta, vestita di nero, seduta da sola nel coro della cappella di San Giorgio a Windsor, con la mascherina alzata. E' probabilmente questa l'immagine simbolo dei funerali del principe Filippo, che con la monarca ha condiviso 73 anni della sua vita, morto venerdì scorso a 99 anni. La cerimonia inizia con il minuto di silenzio rispettato in tutto il Regno Unito, dopo un breve corteo funebre con il feretro avvolto nello stendardo personale del duca e caricato sulla Land Rover color verde ridisegnata proprio da Filippo.

 Per lui i massimi onori nel castello di Windsor, ma i funerali sono privati e nel pieno rispetto delle norme anti-Covid: trenta gli ospiti ufficiali ammessi nella cappella privata, tutti membri della famiglia reale, secondo un programma progettato dallo stesso principe. Le telecamere immortalano una lacrima della Regina, piegata dal dolore e sola davanti alla bara del marito, e le immagini rimbalzano in diretta sulle televisioni di tutto il mondo. 

 L'ultimo viaggio di Filippo comincia nel primo pomeriggio dalla Inner Hall del castello di Windsor. La bara è riposta a bordo di una Land Rover disegnata personalmente per l'occasione proprio dal principe. L'auto porta il feretro nella cappella, seguita da un corteo funebre chiuso dalla Regina, che arriva a bordo di una Bentley. In testa, invece, ci sono la principessa Anna e il principe Carlo, commosso, seguiti dai principi Edoardo e Andrea. 

 Iniziando la cerimonia, il decano di Windsor , David Connor, ricorda commosso l'incrollabile fedeltà del principe alla Regina. "Siamo qui per dare l'ultimo saluto a un servo dei servi di Dio", dice, evidenziando "lo spirito di servizio" del duca nei confronti del Regno Unito, del Commonwealth, della Corona e "della Regina", ma anche sottolineandone "la fede". Poche parole di omaggio, in una cerimonia che non prevede - per volontà dello scomparso - un vero e proprio elogio funebre... 

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