Il 2% dei 159.684 studiosi che fanno ricerca scientifica nel mondo, al più alto livello, è italiano. È quanto emerge da una ricerca della Stanford University che ha condotto un'analisi bibliometrica sui dati riportati sulla piattaforma Scopus, un database di riferimento che archivia le citazioni delle pubblicazioni scientifiche internazionali.
L'estrapolazione dei dati relativi alla presenza di studiosi italiani nelle classifiche è stata curata dal Collegio nazionale docenti malattie apparato digerente (Colmad), l'associazione dei docenti di Gastroenterologia.
Nel lavoro sono state realizzate due graduatorie per valutare il numero e la qualità delle citazioni e l'impatto scientifico della ricerca. Nella prima, sono stati analizzati i dati delle citazioni avute tra il 1996 ed il 2019, mentre nella seconda i dati del solo 2019. Tra gli scienziati con una carriera "top", nella prima classifica, ci sono 4.008 italiani. A livello mondiale, 95 studiosi hanno pubblicazioni nel campo della gastroenterologia ed epatologia e, tra questi, sono inclusi 16 gastroenterologi universitari italiani attualmente in servizio, pari al 16.8% del totale. Nel dettaglio sono 12 professori ordinari e 4 professori associati.
Nella seconda graduatoria, che ha considerato il solo 2019, ci sono 746 italiani. Nel mondo, 123 super-scienziati presentano pubblicazioni nel campo della gastroenterologia ed epatologia e di questi 33 sono professori italiani attualmente in servizio. Nel dettaglio, 17 sono professori ordinari, 14 associati e 2 ricercatori, pari al 26,8% del totale.
Considerando la classifica mondiale di tutti i ricercatori con pubblicazioni principali nel campo della gastroenterologia nel 2019, nei cui primi posti capeggiano 3 nomi statunitensi, 7 professori di gastroenterologia universitari italiani sono classificati tra i primi 500 al mondo in una classifica che conteggia in tutto 76.367 ricercatori. (ANSA).
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