giovedì 17 dicembre 2020

Gergiev è venuto a Roma per dirigere il Concerto di Natale nel Senato, senza pubblico, ma davanti alle più alte cariche dello Stato, Casellati presidente ed invitante. Un lusso costato caro? Diretta su Rai 1.

Il 'Concerto di Natale' dal Senato, trasmesso in diretta domenica scorsa su Rai 1, aveva una presenza importante, diremmo quasi troppo importante, per un concerto sì istituzionale, ma di non altissimo valore artistico. Troppo importante  perchè nelle passate edizioni in Senato per quel concerto si è visto ed ascoltato di tutto.

 Naturalmente non è stato sempre così, perchè quell'Aula storica ha ospitato anche concerti diretti da Maazel o da Muti . Nel secondo caso il maestro era a Vienna, fu noleggiato un aereo per portarlo a Roma, dove fece la sera prima una prova con la 'sua' Cherubini, dopo di che, all'indomani, terminato il concerto, lo stesso aereo lo riportò a Vienna, dove la stessa sera dirigeva.

 Lo abbiamo scritto  nei giorni scorsi che nell'Aula del Senato si sono visti passare  musicisti che tanto onore non l'avrebbero certo meritato  in un paese meno analfabeta  musicalmente del nostro. 

 E comunque per un concerto 'istituzionale', ridotto nel programma (anche per esigenze televisive) - Adagio di Albinoni-Giazotto e Serenata di Ciaikovkij), la presenza di Gergiev come direttore,  suona come un lusso che avevamo tuttavia giustificato con una sua contemporanea presenza nei programmi dell'Accademia. E invece no. Anche Gergiev, come fece Muti quella volta, sarà arrivato il giorno prima a Roma, una  prova con l'Orchestra da camera di Santa Cecilia, concerto, e poi ritorno a San Pietroburgo.

Perchè proprio lui? Il Fatto Quotidiano di oggi avanza l'ipotesi che Gergiev possa essere stato invitato al Senato, dopo che Alvise Casellati, figlio della presidente Elisabetta, ha diretto in febbraio  Nabucco, su invito di Gergiev a San Pietroburgo, mettendo i due fatti in relazione di quasi causa e effetto. Ipotesi peregrina? Assolutamente no, se consideriamo le altre precedenti coincidenze che abbiamo raccontato nel post precedente, riprendendole sempre dal Fatto, fra la carriera di Alvise Casellati e presenze,  alcune istituzionali, di sua madre.

 La mammà di Alvise, potrebbe essere stata presente a San Pietroburgo , in febbraio, per assistere al debutto del figlio e in quella occasione (consigliata dal figlio?)   aver rivolto l'invito a Gergiev, a mò di scambio di cortesie: tu inviti mio figlio a San Pietroburgo, ed io invito te a Roma.

 Verrebbe anche da chiedersi  perché Gergiev abbia invitato Alvise Casellati a dirigere Nabucco. Perché italiano? ve ne sono tanti di direttori italiani più in vista di Casellati. Potrebbe aver avuto un ruolo l'agenzia che lo rappresenta, magari vicina a quella che rappresenta Gergiev, se non la stessa, e magari le due, a loro volta, si scambiano favori? Chissà.

 Dal canto nostro, anche indipendentemente dal Fatto, scorrendo  il curriculum del direttore d'orchestra Casellati, crediamo di poter affermare che  le orchestre che fin qui ha diretto o i  festival  dove è stato invitato, non sono quelli di un direttore di grande carriera.

   

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