mercoledì 16 dicembre 2020

Napoli. Il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Che succede ora? Nulla. A Napoli un nuovo arcivescovo

 Vogliamo fare un atto di vera e profonda devozione al santo Gennaro perché siamo uniti nel suo nome. E' lui che ci aiuta a vivere e a testimoniare la fede e, anche se il sangue non si scioglie, non significa chissà cosa". Sono le parole pronunciate dal cardinale arcivescovo Crescenzio Sepe ai piedi dell'altare maggiore del Duomo di Napoli. Sepe ha preso tra le mani la teca del sangue di San Gennaro, che è ancora solido, e prima di impartire la benedizione ai fedeli presenti in chiesa ha aggiunto: "E' tutto scritto nel cuore di Dio e di Gennaro. L'importante è che noi ci sentiamo veramente uniti e partecipi di questo evento così particolare, che è la nostra devozione al nostro santo protettore". Al termine del suo intervento, il prelato ha invitato tutti a proseguire nella preghiera.

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Papa Francesco ha nominato monsignor Domenico Battaglia nuovo arcivescovo di Napoli, in sostituzione del cardinale Crescenzio Sepe, già in 'prorogatio' da due anni, del quale il Pontefice ha accettato la rinuncia per raggiunti limiti di età. Mons. Battaglia, 57 anni, calabrese di Satriano (Catanzaro), è l'attuale vescovo della diocesi campana di Cerreto Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti.

 

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