I newyorkesi hanno ricevuto ieri sui loro cellulari un messaggino che li invitava a presentarsi come volontari presso i centri sanitari per supportare l'emergenza coronavirus. L'amministrazione di New York cerca sia diplomati che volontari semplici, purché non stiano male e non abbiano più di 50 anni. Questo particolare metodo di allertare la popolazione in genere è utilizzato per dare l'allarme quando stanno per arrivare uragani, o in eccezionali casi di sicurezza.
La ricerca di volontari per affrontare l'emergenza covid-19 con un messaggino bilingue, inglese e spagnolo, è un caso molto particolare, segno che i responsabili della Sanità stanno disperatamente cercando personale.
C'è stata una risposta straordinaria: 20-30 mila persone hanno dato la loro disponibilità, molti sono arrivati anche dal resto del Paese tra infermieri e medici. Il problema di New York è che stanno finendo letti e sorpattutto respiratori.
Nuovo triste record negli Stati Uniti, dove - secondo i dati della John Hopkins University - le vittime da coronavirus in 24 ore sono state 1.480. In totale i decessi da quando si è diffusa la pandemia nel Paese sono 7.406.
"Lasceremo la decisione sull'ordine ai cittadini di stare a casa ai singoli governatori, stato per stato": lo ha detto il presidente americano Donald Trump che esclude un ordine a livello nazionale nonostante le pressioni di molti, anche tra gli esperti che collaborano con la Casa Bianca come Anthony Fauci. "In Italia e Spagna è diverso - ha aggiunto - loro hanno un problema più grande".
Quindi ha annunciato che girerà senza protezione. "Io non mi ci vedo con il viso coperto dalla mascherina nello Studio Ovale dietro quella bellissima scrivania", ha spiegato, segnalando che non intende seguire la raccomandazione dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di coprirsi la faccia con una mascherina non chirurgica per proteggere se stessi e gli altri dal coronavirus. Si tratta di una raccomandazione che potrà essere seguita su base volontaria.
Il presidente ha poi confermato che le elezioni presidenziali Usa "si faranno il 3 novembre" anche con il coronavirus
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