mercoledì 8 aprile 2020

CORONAVIRUS. Messaggi di speranza dalla musica 'amatoriale'. Professionisti latitanti

Nelle ultime settimane, a seguito delle improvvisazioni musicali che hanno animato balconi e  finestre in molte città italiane, il Ministro Franceschini ha pensato di bene di dare il suo benestare di ufficialità ad una iniziativa assunta dal mondo musicale che definiremmo amatoriale, in senso buono. Non da professionisti riconosciuti che, nella quasi totalità dei casi,  sono fortemente foraggiati da soldi pubblici. Come sono da intendere i componenti di orchestre e cori delle nostre fondazioni lirico-sinfoniche o di altre istituzioni musicali di grande prestigio e tradizione finanziate attraverso il FUS. 

 E' accaduto che l'International Opera Chorus, compagine corale amatoriale, si può definire così, impiegata anche in contesti non solo amatoriali,  fondata l'altro ieri - nel 2014 ,diretta da Gea Garatti, e con la direzione artistica di Jacopo Sipari di Pescasseroli che l'ha diretta anche in una altra occasione l'anno appresso ad Avezzano, affiancato da una orchestra, non stabile, aquilana, poi niente più, come si rileva dalle notizie raccolte in rete - abbia fatto registrare ai suoi coristi, presi singolarmente, ciascuno nella propria abitazione, sistema karaoke con base, il più celebre coro dell'opera italiana, il 'Va pensiero' verdiano e che poi lo abbia ricomposto  in un coro, distanziato, diretto da Giovanni Mirabile offrendolo al Ministro che vi ha apposto il suo autorevole sigillo e diffuso in tv. Per dare coraggio al popolo oppresso dalla pandemia.

 L'idea, è evidente che non è venuta al ministro, perchè se così non fosse si dovrebbe ammettere che egli non si è rivolto ad una istituzioni di professionisti; come evidente è altrettanto che il Ministro comunque  non si è rivolto, venuto a conoscenza della iniziativa - come  sarebbe stato più logico - ad un coro di professionisti come ve ne ne sono almeno nelle 14 Fondazioni lirico-sinfoniche.  Temeva risposta negativa o poco entusiasta?  Avrebbe potuto imporre una realizzazione simile da assumere poi come ufficiale in nome del finanziamento che lo Stato dà a tali istituzioni. O forse al Ministro è arrivato qualche suggerimento in favore dell'Interntional Opera Chorus, visto che è animato da personaggi che  frequentano il mondo dei salotti, della politica e della diplomazia. 

Fatto si è che qualche giorno dopo si è visto in rete un video realizzato dai musicisti dell'Accademia di Santa Cecilia,  da alcuni di essi, che hanno fatto vedere come passano le loro giornate segregati in casa: a studiare. Che altro dovrebbero fare per non tornare all'attività arrugginiti ed anchilosati? Ha fatto seguito un breve videomessaggio di Pappano che dalla sua casa di Londra manda un saluto ai suoi musicisti la cui assenza gli pesa, augurandosi di tornare a frequentarsi il prima possibile. Coglie l'occasione poi per ringraziare coloro che, avendo acquistato biglietti in anticipo o titolari di abbonamenti, non hanno richiesto all'Accademia i soldi indietro per tutti i concerti cancellati, contribuendo così a non creare problemi economici alla istituzione che, in qualche modo, alla ripresa dell'attività, troverà modo per compensarli. Abbiamo notizia di altrettanti atti di generosità rivolti ad altre istituzioni musicali del nostro paese. Gli amanti della musica - ci vien da pensare- sono molto più generosi dei professionisti della stessa!

Non si è avuta invece notizia di un gesto altrettanto nobile ed atteso da parte sia di Pappano che del Presidente dall'Ongaro, che  avrebbero dovuto - che non l'abbiano poi fatto non possiamo dire -  decurtarsi in parte stipendi e cachet, che non sono certo da fame. Se non altro per non farsi  superare in generosità dagli amanti della musica, loro che della musica vivono bene, anzi benissimo!).

Iniziativa musicale, assai simile a quella dell'International Opera Chorus, è stata presa dai dirigenti di 'Europa InCanto', istituzione rivolta alle scuole ed ai ragazzi e finanziata con soldi Europei.

Settecento ragazzi circa sparsi in Europa, attraverso un app karaoke, hanno cantato, facendosi riprendere  nelle proprie abitazioni, 'Nessun dorma'. Ciascuno di loro mostra un cartello con il proprio nome e la città in cui vive - molti sono di Roma. Con la direzione di Germano Neri, è stato composto un ricco mosaico  con un numero di tessere  viventi tante quanti erano i bambini, dunque settecento, e mandato in rete. Naturalmente più fresco, coinvolgente e commovente del precedente, specie quando si ascolta cantare che 'vinceremo' tutti insieme. Speriamo bene!

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