L'altro ieri avevamo scritto della prossima stagione 'Contemporanea' di 'Musica per Roma' che oggi è stata presentata, come recita l'invito che abbiamo ricevuto, all'Auditorium, dal solito nobile parterre presieduto da Fuortes (che, naturalmente, non decide ancora se stare da un parte o dall'altra: Opera di Roma o Musica per Roma); nel quale invito, però, per la prima volta mancava il nome di Oscar Pizzo, curatore, ab origine, della rassegna, ma volato ad ottobre al Massimo di Palermo; mentre, invece, sempre nello stesso invito, per conto dell'Accademia di Santa Cecilia, non figurava Cagli bensì dall'Ongaro. Se due più due fa quattro, il dubbio che ormai la rassegna fosse passata nelle mani accademiche di dall'Ongaro, sovrintendente dell'Accademia 'in pectore', almeno in quello di Cagli, era perfino superfluo. E dall'Ogaro ha le carte in regola per curare una simile rassegna. Lo sappiamo e lo abbiamo anche scritto l'altro ieri.
Oggi ci viene spedito un nuovo, secondo invito, riveduto e corretto, che abbiamo ricevuto soltanto alle 12.49 (per la conferenza che aveva avuto già luogo, alle ore 12. C'è bisogno di fare qualche commento?), nel quale si scrive che alla presentazione della rassegna ci sarà anche Oscar Pizzo, 'curatore' della medesima, poco importa che si sia trasferito a Palermo ( per vendicarsi di Fuortes gli ha giocato un brutto tiro, non chiamandolo in sostituzione di Alessio Vlad, a Roma, perchè non lo ritiene all'altezza per tale ruolo? Strano, perchè l'ha chiamato anche a Bari, come suo consulente musicale al Petruzzelli. Già solo 'consulente musicale', non per l'Opera perché per quella, nuovamente, non lo riteneva abbastanza preparato, al contrario di Giambrone che lo ha chiamato a Palermo. Fuortes e Giambrone a parte, Pizzo nel melodramma è un neofita, e dunque sempre impreparato resta. Non sarebbe stato meglio che avesse fatto un pò di gavetta in qualche piccolo teatro? L'apprendistato non è più di moda, mentre vanno le carriere fulminanti.).
Il nostro post, potrebbe aver creato qualche problema - anche se ci viene da dire che i problemi, qualora ve ne siano - li ha creati l'invito n.1 di Musica per Roma. Oppure Pizzo, che certamente deve aver preparato la stagione prima di volarsene a Palermo, s'è risentito ed ha chiesto di essere presente.
Ambedue le ragioni. Ma come si fa a scordarsi di un direttore artistico che lavora per Musica per Roma, per l'Ambasciata di Francia e, nientemeno, che per il Teatro Massimo di Palermo, dunque richiestissimo per competenza ed anche inventiva?
Il nuovo invito ha posto rimedio alla ingiuriosa dimenticanza. Oggi non abbiamo potuto esser presenti alla conferenza. e ci è dispiaciuto, soprattutto perchè c'è mancato di vedere qualche evidente giustificato imbarazzo su alcune facce.
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