Insomma nessuno dei protagonisti della tragedia andata in scena all'Opera di Roma vuole ammettere la sconfitta, neanche i sindacati che dopo aver ottenuto una promessa di trattative, ora dicono di voler disciplinare lo sciopero - non avevano parlato di una moratoria di due anni? - di voler vedere il piano industriale di Fuortes... Insomma tutti vincitori, compreso Fuortes, che è stato tacciato id incompetenza da mezzo mondo musicale italiano ed estero e che , tuttora, non vuole ammettere il fiasco della sua missione all'Opera di Roma, quando dichiara che ritirerà i licenziamenti, ma che sono ancora in atto, e solo dopo aver esaminato...
Insomma, come succede ad ogni elezione politica tutti vincono e nessuno perde, perchè ciascuno si aggiusta i risultati secondo il proprio tornaconto.
Resta il fatto - od anche questo è soggetto ad interpretazioni benevole ?- che la sua ricetta di 'esternalizzare' orchestra e coro, ha incassato la bocciatura di tutti, salvo che dell'assessore Marinelli che in queste settimane non s'era fatta sentire e che, oggi, ammette che quella ricetta non è poi tanto male. Ma perchè parla anche Lei, quando farebbe più bella figura, non capendo di cosa sta parlando, a star zitta? A precisa domanda sul modello 'Fuortes' risponde che quello è un modello sempre molto produttivo da perseguire. se però si trova un diverso modo per arrivare allo stesso risultato, tanto meglio'. Ciò che non capisce la Marinelli è che quello che Fuortes intendeva raggiungere non era un risultato, bensì una catastrofe. Non l'ha capito ancora, nonostante che tutti glielo abbiano detto chiaramente.
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