Non è la prima volta di un papa in CD. lo aveva fatto già Giovanni Paolo II, con il CD della Sony intitolato 'Abba Pater'. Conteneva preghiere con la voce del papa, e musiche (musicaccia) arrangiate da musicisti hollywoodiani. Fu presentato in pompa magna. A Roma, addirittura nella sala consigliare del Campidoglio, con i vecchi arredi lignei, ora sostituiti da nuovi di rara bruttezza.
Si disse allora che il CD sarebbe balzato in cima alle classifiche di vendita, giacché il mercato al quale si rivolgeva era grande quanto il mondo, essendo il messaggio cristiano, attraverso la preghiera, lanciato dalla stessa voce del Pontefice. La qual cosa lo rendeva unico.
Come siano andate le vendite non sappiamo, ma che si trattasse di un CD inutile fatto solo per far cassetta era indubitabile. Per fortuna che parte del ricavato, una volta detratte le spese di realizzazione - si disse - sarebbe andato ai bambini del mondo coinvolti in qualche progetto di riscatto sociale attraverso la musica.
Ora buon secondo ne arriva un altro di CD, anzi 2 - se abbiamo letto bene - dedicato alle 'voci di dentro' del Conclave, edito dalla DG, che spera di avere lo stesso successo di vendita del primo, ammesso che quello il successo commerciale sperato lo abbia avuto.
In questo secondo CD pontificio si possono ascoltare le musiche liturgiche e paraliturgiche prescritte per 'l'elezione del pontefice', dalla Messa che precede l'entrata nella clausura fino alla elezione ed all'insediamento. Si tratta in questo caso di canti eseguiti dai cardinali e, per le messe, anche dal papa medesimo, con l'aggiunta di brani gregoriani e polifonici affidati alle cappelle pontificie e, prima di ogni altra, alla Cappella Sistina, guidata da Mons. Palombella.
IN questo CD secondo si vuole puntare sull'aura di mistero che circonda l'elezione di un nuovo pontefice, nel caso di Papa Francesco, presieduta, se non addirittura ispirata, dallo Spirito Santo che ha dato alla Chiesa e al mondo un Papa, come meglio non si poteva desiderare. Trattandosi di scelta ispirata dal divino Spirito, è evidente che nessun vento ha portato fuori della Sistina eco delle lotte, dei traffici, degli accordi. Certo importa che il risultato finale sia ottimo.
E ci riferiamo esclusivamente a quello religioso, perché il risultato musicale dell'operazione non importa granché, almeno a noi. Basta collegarsi qualche domenica con la Radio Vaticana, magari in occasione di qualche celebrazione solenne, per ascoltare più o meno la stessa musica. Ma certo non è uguale a quella che si ascolta durante il periodo della 'sede vacante', grimaldello usato per far breccia nelle tasche degli acquirenti cattolici.
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