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Da lunedì 4 a mercoledì 6 marzo nei cinema Lux e Odeon proiezioni speciali in lingua orginale del documentario del 2022 «Navalny» (qui il trailer). Il film del canadese Daniel Roher parte dall'avvelenamento del 20 agosto 2020, a bordo dell'aereo che da Tomsk porta l'avvocato russo a Mosca, raccontando cosa succede in volo, l'atterraggio a Omsk per il ricovero, i medici locali che smentiscono l'avvelenamento e il ricovero e le cure a Berlino, grazie all'intervento personale di Angela Merkel. E poi l'indagine successiva. Il giornalista Bellingcat Christo Grozev e Maria Pevchikh, investigatore capo della Fondazione anti corruzione di Navalny, parlano di complotto. Putin è indicato come responsabile. C'è anche la smentita del Cremlino. Ancora Putin in conferenza stampa. Il regista riesce a parlare con Navalny durante la riabilitazione in una clinica della Foresta Nera, fino al ritorno in Russa, dove viene arrestato in aeroporto. Le parole del dissidente-eroe: «Non è permesso arrendersi. Siamo una potenza enorme che è stata oppressa da questi idioti. Neanche sappiamo quanto siamo forti. L'unica cosa che può permettere al Male di trionfare è che i buoni non facciano niente. Non siate passivi».