giovedì 9 marzo 2023

Teatro del Maggio Fiorentino. A Cutaia, il Ministro Sangiuliano ha tolto la maschera da sovrintendente mostrando il suo vero volto di commissario

 

”Il Ministero della cultura, – si legge in una nota – dopo aver raccolto i pareri tecnico-giuridici di varie istituzioni e dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria e amministrativa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha avviato le procedure previste dalla normativa per arrivare a un rapido commissariamento della fondazione lirico-sinfonica, indicando nel ruolo di commissario il direttore generale della Direzione Generale Creatività Contemporanea, Onofrio Cutaia”.

“Cutaia è un uomo gentile, di grande eccellenza che spero non sarà mangiato da una situazione così difficile”. Così il sovrintendente dimissionario della Fondazione del Teatro del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira, a margine della presentazione dell’opera di Stravinskij ‘The rake’s progress’.

“Con questa decisione diamo una svolta alla triste vicenda del Maggio Fiorentino che il prestigio culturale di questa istituzione non avrebbe meritato. A poche settimane dal mio insediamento mi sono dovuto misurare con questa situazione che forse era già chiara, nella sua precarietà, prima”, ha dichiarato il Ministro della cultura, Gennaro Sangiuliano.

”Il Ministero mette a disposizione uno dei suoi migliori direttori, uomo di comprovata esperienza in questo ambito, per ridare equilibrio finanziario e amministrativo al Maggio. La situazione di oggi, evidentemente, non si è generata in questi mesi. Ora tra i primi atti del commissario ci dovrà essere un accertamento”.

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Sarebbe stato l'ennesimo pasticcio di questo governo la nomina di un dirigente del  Ministero, Ninni Cutaia, attualmente 'Direttore generale per la Creatività contemporanea', e dunque in posizione anche apicale, sovrintendente di un teatro. Un controllore che è contemporaneamente controllato.

 Ma la cosa più anomala, che segnala quanto al Ministero siano in confusione,  è che quando si è fatto il suo nome, dal CdI del teatro al ministero, nessuno ha stoppato immediatamente tale candidatura per l'evidente, evidentissimo conflitto di interessi.

Perchè un caso simile, anzi identico a questo, si era già verificato , protagonista lo stesso  Cutaia,  nel 2014  quando fu nominato, allora come ora dirigente del ministero, direttore  del Teatro di Roma, e dopo due mesi, lo stesso Ministero, accortosi dello svarione giuridico, lo fece dimettere, perchè incompatibile il nuovo incarico con quello di dirigente ministeriale. 

 Ora è successa la medesima cosa, questa volta però il Ministero si è accorto giusto in tempo dell'errore che stava nuovamente compiendo, ed ha posto rimedio.

Adesso con il commissario Cutaia, al Teatro del Maggio Fiorentino, comincia la nuova via crucis, che i dipendenti della fondazione fiorentina conoscono bene.

 Perchè da una quindicina d'anni, se ricordiamo bene, al vertice del teatro fiorentino  si sono avvicendati, ripetutamente ed alternativamente commissari e sovrintendenti,  questi ultimi sostituiti immancabilmente da altri commissari  e questi da nuovi sovrintendenti. Con il risultato che dopo quindici anni i problemi del Maggio sono tuttora irrisolti ed anche il pagamento  degli stipendi è perennemente in bilico.

 La situazione drammatica del Maggio non  ha eguali in nessuna altra fondazione lirica italiana. Una maledizione! ( P.A.)

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