Non si comprendono le ragioni dell'esclusione degli architetti russi. Ogni discriminazione rispetto alla creatività è ingiusta". Così il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi commenta la presentazione della Biennale Architettura. "Aggiungo che non vi è stata alcuna interlocuzione con il governo, che investa il ministero della Cultura, per portare a questa scelta discriminatoria che dovrebbe essere decisa o condivisa dal governo, e non dalla presidenza della Biennale. E per la delega che mi riguarda io non ne ho conoscenza. La politica - aggiunge Sgarbi - non deve interferire ma neanche essere scavalcata" .
"Chiederò conto al presidente Cicutto di questa scelta perché il governo possa eventualmente condividerla, e non subirla" ha aggiunto Sgarbi. Le parole di Sgarbi arrivano contestualmente al messaggio di auguri "a Roberto Cicutto e a Lesley Lokko, a margine della presentazione della Biennale di Architettura che, ai suoi esordi, fu diretta da un grande architetto come Paolo Portoghesi, in tandem con il compianto Maurizio Scaparro, direttore della sezione Teatro e rifondatore del Carnevale di Venezia. Queste singolari coincidenze - afferma - ci riportano alla Biennale del dissenso, voluta dal presidente Carlo Ripa di Meana".
Per questo, sostiene, "mentre appare assai opportuna l'attenzione alla complessa realtà africana attraversata da guerre terribili e dimenticate, non s'intende la pervicace insistenza, nei campi dell'architettura e della musica, per l'esclusione di vittime di regime come sono comunque anche gli architetti russi, cui il padiglione della Biennale è precluso, anche impedendo la partecipazione del dissenso".
Inoltre, "proprio la complessità delle problematiche che investono il continente africano nel 'Laboratorio del futuro', anche in confronto con l'analisi 'Modernismo tropicale: Architettura e potere in Africa occidentale' (ricordiamo che Asmara, città di fondazione fascista , è per l'Unesco patrimonio dell'umanità) impone - aggiunge il sottosegretario - che anche le esperienze attuali legate al regime putiniano siano conosciute e discusse. Ogni discriminazione rispetto alla creatività - dice Sgarbi - è ingiusta, e opprime, con motivazioni politicamente corrette, non meno del potere oppressivo del regime". Poi rispetto al fatto che non vi sarebbe stata interlocuzione con il governo, Sgarbi precisa: "per la delega che mi riguarda io non ne ho conoscenza". "Chiederò conto al presidente Cicutto di questa scelta perché il governo possa eventualmente condividerla, e non subirla".
"La Biennale di Venezia - è la replica alla critica del sottosegretario Vittorio Sgarbi - tiene a precisare che le partecipazioni nazionali sono iniziativa autonoma e indipendente dei paesi, richieste direttamente alla Biennale dalle autorità governative competenti dei rispettivi paesi. L'anno scorso la Russia ha deciso di ritirarsi autonomamente dalla Biennale Arte 2022 mentre quest'anno, ad oggi, non ha fatto richiesta né comunicato di prendere parte alla Biennale Architettura all'interno del proprio padiglione ai Giardini". E ribadisce: la Biennale "rimane il luogo di incontro fra i popoli attraverso le arti e la cultura".
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