sabato 4 marzo 2023

Lunedì 6 marzo la presentazione ufficiale del prossimo direttore musicale dell'Orchestra di Santa Cecilia: Daniel Harding

Le male lingue - fra le quali ci mettiamo anche noi , per questo specifico caso - non perdono mai il vizio di parlare, quando farebbero meglio a tacere, specie se non hanno  conoscenza diretta e circostanziata dei fatti, dei quali sono all'oscuro perfino delle cause. 

Per questo, percuotendoci il petto, desideriamo fare ammenda per quello che abbiamo scritto in questo blog sulla mancata sollecitudine dell'Accademia nel presentare ufficialmente il successore di Pappano alla guida dell'Orchestra di Santa Cecilia.

 Abbiamo scritto, cioè, che Santa Cecilia, a differenza di ciò che solitamente fanno le grandi orchestre, nel cui novero si è saldamente insediata, ha atteso troppo per comunicare il nome del successore di Pappano, come 'direttore musicale', dovendo succedergli  a partire  dalla stagione 2024-25.

 Santa Cecilia ne da notizia un anno e mezzo circa prima. Una ragione c'è, anzi due. Ora possiamo  rivelarvele,  con il capo cosparso di cenere.

 La sovrintendenza ha voluto seguire, per l'annuncio dell'arrivo di Harding, lo stesso rituale al quale si attenne con Pappano. E' d'obbligo, perciò, pensare faccia parte del cerimoniale storico,  dell'antica Accademia.

 Avvenne per Pappano, esattamente nella primavera che precedette i successivi  due anni solari quando si insediò. Per i più sbadati: era aprile del 2003, Pappano si insediò nell'autunno del 2005.

 Adesso l'Accademia ha fatto anche prima, ha ristretto i tempi fra annuncio ed insediamento: primavera 2023 annuncio, insediamento autunno 2024.

 Ma c'è un'altra circostanza da non sottovalutare.  Per Pappano l'annuncio fu dato nel 2003, Harding nel 2023: esattamente vent'anni dopo. Per Pappano l'8 aprile, Harding il 6 marzo. Per poco più di un mese dall'Ongaro  ha perso...

 Se non ci fosse stato qualche giornalista che ha disatteso l'impegno di non rivelare il nome di Harding (che evidentemente aveva saputo in  via riservata), dall'Ongaro, gran cerimoniere dell'Accademia, avrebbe preferito dare l'annuncio, anche questa volta, l'8 aprile. Per rispettare consuetudini e tradizioni, da non sottovalutare.

 E' chiaro che la prossima volta, per non gettare la croce sulle spalle del povero sovrintendente dall'Ongaro, ci informeremo prima di parlare. E parleremo, comunque, solo dopo averne ricevuta l'autorizzazione, anche se il segreto ci era stato rivelato prima, privilegio riservatoci per due ragioni:  per rispetto della nostra veneranda età e per i troppi anni che facciamo questo mestiere. 

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