Via il concerto sinfonico con Valery Gergiev alla testa della Mariinsky Orchestra che avrebbe dovuto chiudere l'edizione 2022 del Macerata Opera Festival allo Sferisterio il 20 agosto. Lo ha annunciato il direttore artistico Paolo Pinamonti, durante la presentazione del programma 2022. "E' evidente - ha detto Pinamonti - che di fronte alla drammatica situazione attuale e alla violenta aggressione della Russia di Putin dell'Ucraina, con la sofferenza delle popolazioni ucraine a cui va tutta la nostra solidarietà, dei soldati e i morti, questo concerto è inevitabilmente sospeso". L'eliminazione del concerto del maestro russo, considerato uno dei volti del regime di Putin, dalla programmazione del Macerata Opera Festival segue una raffica di cancellazioni in tutto il mondo. Restano invece in calendario allo Sferisterio altri importanti concerti sinfonici e lici sinfonici con grande orchestre e celebri bacchette, tra cui l'Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino con Zubin Mehta nella Nona di Beethoven e l'Accademia di Santa Cecilia con Myung Whun Chung nella Seste e Settima di Beethoven.
Comunque, secondo il nuovo direttore musicale di Macerata Opera, Donato Renzetti, "la musica non ha colore politico". (ANSA).
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Caro Renzetti,
la musica non ha colore politico, forse è vero, anche se quando la musica 'protesta' o gioisce' a suo modo un colore anche politico lo acquista. Ma una guerra ed una invasione un colore politico sociale ed umanitario ce l'hanno. E allora il silenzio che non condanna tali soprusi, da parte di musicisti che in altre occasioni hanno fatto sentire la loro voce 'politica' è colpevole complicità. ( P.A.)
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