Innanzitutto una premessa d'altro genere. Noi che abbiamo sempre pensato che fare peggio della Raggi, in fatto di raccolta e gestione dei rifiuti (che è l'emergenza principe della Capitale da anni) era impossibile, siamo stati smentiti in queste settimane, da Gualtieri che, da quando è salito al Campidoglio, i rifiuti dalle strade non è riuscito a toglierli e non ha trovato ancora come e dove smaltirli.
Gualtieri aveva fatto trapelare una notizia che non era piaciuta a molti e cioè che avrebbe dato degli incentivi in denaro a quei dipendenti AMA che fossero stati particolarmente diligenti nel loro lavoro - a coloro che non avessero fatto i 'lavativi', come si dice in gergo.
Gualtieri premia quelli che sono stipendiati ma non fanno con diligenza il loro lavoro, perchè siano diligenti... siamo matti?
Poi il boccone amaro era stato mandato giù dalla cittadinanza nella speranza di vedere finalmente la città pulita. Insomma qualunque mezzo andava bene, anche se irregolare.
E nonostante ciò, la città è di nuovo sommersa dai rifiuti, dopo qualche giorno che aveva fatto sperare in meglio.
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Adesso però a Roma sono all'ordine del giorno le nomine in alcune istituzioni di spettanza comunale, come il Teatro dell'Opera, il cui sovrintendente Fuortes è passato alla Rai, la presidenza del Teatro di Roma ( il Teatro Argentina, per intenderci, ed altri teatri) ed anche la società 'Musica per Roma', che gestisce l'Auditorium di Renzo Piano, cui fanno capo anche l'Accademia di Santa Cecilia ed anche la Festa del Cinema - Santa Cecilia come ospite; mentre della Festa del Cinema Musica per Roma è organizzatrice.
In base a quali criteri procedere nelle nomine? Ha qualche competenza Gualtieri per fare da sè? No, sa solo suonare la chitarra, ma questo non gli è d'aiuto. Per le nomine chiede evidentemente aiuto, ma qualche volta fa trapelare di non aver gradito certi aiuti. Come nel caso di cui si parla in questi giorni e che vede protagonista Goffredo Bettini il deus ex machina da cui tutto dipende in città, anche fare e disfare governi capitolini. Bettini si è dimesso dal cda della Festa del Cinema, e si è poi arrabbiato con Gualtieri perché non avrebbe accolto un suo suggerimento. Messo alle strette, ha detto che lui non ha dato nessun suggerimento a Gualtieri e che le nomine nelle istituzioni capitoline non gli interessano. Lui ha altri orizzonti.
Gualtieri sembra voler far arrivare a Roma da Palermo, sulla poltrona che fu di Fuortes, Francesco Giambrone, fedelissimo del sindaco Orlando, di cui suo fratello, politico di professione, è vice, e che dopo varie vicende è ora tornato in seno al PD.
Insomma vorrebbe sostituire uno che i conti sapeva tenerli in ordine - così si è sempre detto e pensato e forse corrisponde alla realtà - cioè Carlo Fuortes, con uno che fa l'intellettuale, ma i conti in ordine non sa tenerli, se è dovuto andare via da Firenze per questa ragione e che solo sotto l'ala protettrice di Orlando può godere di sicurezza, in cambio di fedeltà assoluta.
Un'altra matassa che Gualtieri, in nome dello Spoils System, intende sbrogliare è la nomina ai vertici di Musica per Roma, dove ora siedono quelli messi dalla Raggi, neppure tanto tempo fa, e dei quali non si è ancora mai sentito dire o scrivere male. E che dunque potrebbero restare almeno fino alla scadenza del loro mandato. No, Gualtieri pensa che comunque via la Raggi devono andar via anche loro. Se hanno fatto anche bene non frega a nessuno.
Certo la curiosità ci spinge ad indagare chi Bettini voleva suggerire a Gualtieri di mettere in questo o quel posto di responsabilità. Ma a Bettini è quasi impossibile cavare di bocca anche una sillaba. Lui è l'esatta controfigura di Gianni Letta. Ambedue agiscono dietro le quinte - trafficano, hanno le mani in pasta ovunque - ma la parola d'ordine di ambedue è star sempre zitti ma agire . E fottere tutti, direbbero i più avveduti.
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