mercoledì 15 settembre 2021

Tullio Pironti è scomparso. Un editore che seppe guardare lontano

 Nato a Napoli nel 1937, Tullio Pironti ha avuto un ruolo centrale nella cultura e non solo in quella partenopea. 

Figlio di generazioni di librai, esordì nel 1972, con il libro-reportage ''La lunga notte dei Fedayn'' del giornalista Domenico Carratelli, all'indomani della strage di atleti israeliani ai giochi Olimpici di Monaco di Baviera. 

Ma il suo merito più grande fu aver fatto scoprire al pubblico italiano alcuni giganti della letteratura nord americana: Don De Lillo, Bret Easton Ellis, Raymond Carver, ma anche il Premio Nobel egiziano Nagib Mahfuz. "I diritti di Easton Ellis li vinsi in un'asta telefonica. Prevalse l'incoscienza del giocatore" - raccontò in un'intervista. E Fernanda Pivano gli regalò la sua prefazione al libro. 

Tra le opere di maggior successo, anche 'Il camorrista', del giornalista Joe Marrazzo, su Raffaele Cutolo, da cui fu tratto un film di successo.


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