sabato 4 settembre 2021

Esiste in Italia un Sistema delle Orchestre Nazionali dei Conservatori Italiani? Una frottola che andiamo a raccontare anche all'EXPO di Dubai

 Il Sistema delle Orchestre Nazionali dei Conservatori Italiani (ONCI) è un progetto voluto e sostenuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca, con l’obiettivo di far conoscere e promuovere il sistema dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, il suo patrimonio artistico e umano.

Tre sono le compagini che formano il Sistema dell'ONCI: 

l'Orchestra Sinfonica, dedicata al grande repertorio sinfonico e operistico dal classicismo ad oggi;

L'Orchestra Barocca, dedicata al repertorio antico e barocco;

L'Orchestra Jazz, che da voce alle istanze artistiche del Jazz.

Le tre orchestre sono ciascuna amministrativamente affidata a turno ad uno degli Istituti Superiori di Musica e la loro programmazione artistica è pensata e coordinata da una specifica Commissione ministeriale. 

Sono formate dai migliori studenti dei Conservatori italiani, selezionati tramite audizioni e concorsi svolti da eminenti personalità del mondo musicale.

Ogni anno le Orchestre svolgono una intensa attività anche internazionale, collaborando con Fondazioni, Enti, Istituzioni, con l'obiettivo di diffondere la grande cultura musicale e di dare agli studenti partecipanti l'occasione di approfondire la loro formazione e orientarla alla professione. Lo studio del grande repertorio, il contatto diretto con eminenti personalità di artisti, la frequentazione di prestigiose sale da concerto sono infatti le opportunità offerte dal Sistema ONCI agli studenti delle Istituzioni musicali dell'Afam, con l'auspicio che questo possa aiutarli al pieno raggiungimento delle loro aspirazioni.

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Queste  tre orchestre che costituiscono il cosiddetto 'SISTEMA' esistono solo sulla carta, e la loro attività  si limita quasi esclusivamente alle occasioni di rappresentanza. Se si va a guardare il calendario della loro attività sull'apposito sito, si leggerà, che gli ultimi concerti risalgono a due o tre anni fa. E la pandemia non vuol dire nulla, perché anche in passato l'attività è stata ridottissima quasi inesistente. Alcuni anni sono rimaste inattive.

Perchè allora si tengono in piedi? Perchè non costano nulla o quasi, e si possono mettere su senza troppi scrupoli  ed  esigenze, quando  motivi ed occasioni di rappresentanza politica ed anche religiosa lo richiedono. Si convocano i componenti, li si affida solitamente a  istruttori e direttori di non altissimo livello, li si fa debuttare, magari si trova modo per doppiare il concerto, e poi di nuovo liberi tutti. 

I componenti non hanno nessuna diaria, si provvede a vitto e alloggio, ambedue naturalmente non 'a cinque stelle', e poi via, alla prossima.

VI sembra un modo per valorizzare e mettere in vetrina le eccellenze della nostra alta formazione musicale? Assolutamente no.

 Di una di queste 'reunion' di facemmo raccontare, dall'interno, da un partecipante, e se non ricordiamo male, ne rendemmo conto sulla 'gloriosa' rivista del Conservatorio dell'Aquila che allora dirigevamo, Music@. Ne discutemmo, facendo  anche notare che all'epoca, l'Orchestra sinfonica dei Conservatori Italiani, era affidata ad un signor nessuno cui della musica non fregava assolutamente nulla nè nulla capiva, messo lì dal ministero.

 Ora le tre orchestre che costituirebbero il cosiddetto 'SISTEMA' - siamo seri non vendiamo aria fritta! - sono affidate, a rotazione, ai direttori dei conservatori italiani, ma la situazione è cambiata? Dubitiamo.

 Adesso vanno a Dubai, a differenza di Muti o Fresu o Piovani, non costano nulla, dopo di che, grazie e tutti a casa. ( P.A.)

 

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