L’amore per lo Sferisterio ha da sempre contraddistinto la famiglia Francalancia e domani il Comune e l’associazione Sferisterio ricambieranno questo affetto con una cerimonia simbolica, organizzata in occasione della chiusura della mostra in cui sono esposti i manifesti delle stagioni liriche, allestita nel corridoio Innocenziano dell’arena. La mostra, infatti, non sarebbe stata possibile, se due grandi collezionisti come Andrea Francalancia e Pietro Molini non avessero donato i loro manifesti per farli ammirare alla città. Per questo, domani alle 18.30, nel corridoio Innocenziano, sarà consegnato un riconoscimento alla famiglia Francalancia per l’affetto e la passione con cui negli anni ha raccolto documenti e cimeli, che costituiscono una testimonianza unica della storia del teatro Lauro Rossi e dello Sferisterio. La "storia d’amore" tra la famiglia Francalancia e lo Sferisterio è iniziata col capostipite Angelo, che ha collezionato metodicamente manifesti, locandine e foto, che già dal dopoguerra documentano a Macerata un fermento e una ricerca di qualità intorno alla programmazione musicale rare per l’epoca. In seguito, l’eredità di Angelo Francalancia fu trasmessa ai figli Giorgio, Fabio, Andrea e Maria, i quali per anni si sono occupati del servizio di biglietteria dello Sferisterio, quando ancora tutto era manuale e si procedeva alla "spunta" dei biglietti sulla pianta dell’arena. La passione di Andrea Francalancia per l’opera lirica e lo Sferisterio trovò terreno fertile negli "Amici della lirica" (guidati dall’ingegner Calogero), raccogliendo materiale e registrando su vari supporti ogni opera in programma: i video costituiscono una parte importante dell’archivio dello Sferisterio, così come le tante foto scattate durante le stagioni liriche maceratesi, raccolte nella biblioteca comunale.
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