Mons. Palombella, dimessosi dalla Cappella Sistina dove era stato nominato da Benedetto XVI (non senza lo zampino dell'allora potentissimo card. Bertone, salesiano come Palombella, succedendo a mons. Liberto che Giovanni Paolo II aveva prelevato dal Coro del Duomo di Monreale), dopo che Papa Francesco aveva fatto aprire una inchiesta sul suo operato, per una gestione economica e disciplinare della Cappella che non sembrò specchiata, era stato prima allontanato e poi lui stesso, prevedendo il peggio, avanzato le proprie dimissioni. Naturalmente immediatamente accolte, perchè suggerite.
Da Wikipedia alla voce mons. Palombella
Direttore alla Cappella Musicale Pontificia "Sistina"
Il 16 ottobre 2010 papa Benedetto XVI lo ha nominato direttore della Cappella musicale pontificia sistina[1] ad quinquennium, succedendo così a mons. Giuseppe Liberto. Ha preso servizio effettivo dal 4 novembre, nella Santa Messa in suffragio dei Cardinali e Vescovi defunti nel corso dell'anno. Il 17 novembre 2015 papa Francesco lo ha riconfermato per un ulteriore quinquennio.
Il 14 gennaio 2017 è stato nominato da papa Francesco consultore della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti.
Il 17 gennaio 2019, con lettera apostolica in forma di motu proprio di papa Francesco, la Cappella musicale è stata inserita nell'Ufficio delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice; mons. Palombella continua a dirigere il coro, rispondendo direttamente a mons. Guido Marini, contestualmente nominato responsabile della Cappella musicale[2].
Il 10 luglio 2019 papa Francesco ha accolto la sua richiesta di concludere l'incarico di direttore.
Il 14 settembre 2021 è diventato direttore della Cappella musicale del Duomo di Milano, succedendo a don Claudio Burgio[3].
Controversie e procedimenti giudiziari
Il 12 settembre 2018 la Sala stampa della Santa Sede rende noto che da alcuni mesi è in corso un'indagine, condotta dall'arcivescovo Mario Giordana, su alcuni aspetti economico-amministrativi del coro[4]. Le ipotesi di reato riguardano riciclaggio, truffa aggravata ai danni dello Stato e peculato[5]. Durante l'inchiesta emergono anche denunce da parte dei genitori dei Pueri per presunti maltrattamenti da parte del Maestro sui minori[6][7].
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