Nulla da spartire con il suo celere omonimo Baldassarre, autore de Il Cortegiano. Il Castiglione che sbarca ora in laguna, per celebrare - soi disant - uno dei suoi figli più celebri, Antonio Vivaldi, nel 1600° anniversario della fondazione della Serenissima, è l'Enrico, che se fosse in età scolare lo diremmo 'espulso da tutte le scuole del regno', senza timore di essere smentito, perchè seppure di lontano, per non farci contagiare, abbiamo seguito le sue imprese, terminate o interrotte, ma quasi sempre funestate da qualche contestazione.
Dal famosissimo ( ???) Festival di Pasqua a Roma, inaugurato con la benedizione di qualche illustre prelato ( si è spesso fatto fotografare nell'atto del baciamano a qualche cardinale protettore!), dove le cancellazioni, i cambi di programma, ed anche i concerti di nessun valore sono sempre stati all'ordine del giorno.
Al Festival Euro Mediterraneo, trasformato poi in Associazione, sotto la cui egida, e nel cui seno, sono nati anche le manifestazioni in Sicilia, a Taormina o Catania (opera lirica, celebrazioni belliniane), ma anche il Festival a Tivoli, nel celeberrimo sito archeologico romano di Villa Adriana, dove avemmo la ventura di assistere una volta ad una rappresentazione funestata da ritardi, cancellazioni, sostituzioni ecc...
Perchè l'Enrico, che è anche celebre (???) regista (l'ultima notizia che di lui abbiamo in tal senso, da Operabase, riguarda una Carmen ad Hong Kong, del maggio scorso - è attendibile in piena pandemia?- con la sua regia e la direzione di Gianna Fratta: vi dice niente questo nome ora in auge in Sicilia?) ha sempre millantato sue regie in diretta tv Rai, senza mai specificare che venivano trasmesse, in anni passati, nel palinsesto notturno, con la complicità di un curiosissimo giornalista- filosofo, personaggio pittoresco, e per gli italiani all'estero.
Adesso l'Enrico, dalla Sicilia si trasferisce in laguna, dove amministrano Zaia e Brugnaro, ottiene da loro credito, e fonda un nuovo Festival, alleandosi con l'Istituto di 'Studi vivaldiani' della Fondazione Cini, retto da Antonio Fanna che avrà l'onore di dirigere uno dei concerti; i quali, sia detto chiaramente, dal calendario parziale reso noto, ci sembrano concerti dozzinali e di valore scarso per avviare un nuovo festival, dedicato ad un grande musicista del passato, in una delle più conosciute città al mondo, Venezia. E istituisce anche un premio Vivaldi che verrà attribuito a Cecilia Bartoli quest'anno ( fossi in lei lo rifiuterei! Caecilia, timeas Henricum et donum ferentem!).
Il quale Festival, già alla prima edizione - si legge nel comunicato - ottiene il 'riconoscimento' del Ministero di Franceschini e relativi fondi. Non è possibile stando alla prassi, a meno che non nasca anche questo in seno alla Associazione FEM - Festival Euro Mediterraneo - finanziata dal Ministero, che non riesce più a separare l'oglio dal grano, nella sua politica dei finanziamenti.
Curerà la direzione del festival ed anche la regia di alcuni concerti che verranno, con la sua regia, ripresi e trasmessi dalla Rai - altra anomalia, che proseguirà anche sotto la direzione di Carlo Fuortes?
In conclusione, restiamo sempre sorpresi dal credito che ogni volta il Castiglione riscuote in ambiti diversi ( anche se sempre della medesima parte politica) nonostante i vari pasticci che la sua storia professionale gli ha già attribuiti, anche se non configurabili come illeciti, come del resto ha sancito una recente sentenza relativa alle sue imprese siciliane, nel nome di Bellini.
Il quale, ora, strappato dalle mani di Castiglione, è stato affidato dalla Regione Sicilia, a quelle di Carminati ( direttore artistico) e Gianna Fratta (project manager). Sperando che abbia sorte migliore.
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