La nuova stagione ( 2021-2022) degli Amici della Musica di Firenze, sarà l’ultima firmata dalla direttrice artistica Domitilla Baldeschi, che ha deciso di lasciare l’incarico a Andrea Lucchesini, già dal 2017 alla guida del festival pre-stagione Fortissimissimo (quest’anno ben 20 concerti dal 13 settembre al 5 ottobre), dedicato ai giovanissimi talenti cameristici emergenti; nonché ideatore e protagonista di programmi speciali nelle ultime edizioni della rassegna fiorentina.
La stagione inizia al Teatro della Pergola sabato 9 ottobre, alle ore 16.00, con l’Orchestra Giovanile Italiana che eseguirà l’integrale dei concerti per pianoforte e orchestra di Ludwig Van Beethoven che vedrà alternarsi cinque solisti: Gabriele Carcano, Jin Ju, Filippo Gorini, Mariangela Vacatello (al debutto per gli Amici della Musica), Pietro De Maria.
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Dovrebbe rappresentare questa fiorentina inaugurazione assurda, dispendiosa ed anche irrispettosa nei confronti della musica, il passaggio di testimone, in famiglia, della direzione artistica della storica istituzione musicale fiorentina, da Domitilla Baldeschi , che a sua volta l'ha ereditata da mezzo secolo a questa parte, in coppia con Stefano Passigli, ad Andrea Lucchesini che vi sbarca ora; e, per renderlo più evidente, arriva con la 'sua' Orchestra Giovanile Italiana, gioiello della Scuola di Musica di Fiesole, di cui è stato fino a ieri direttore, ed oggi lo è Alexander Lonquich.
Solo che, nel desiderio di fare le cose in grande i due, ambedue colpevoli, si sono fatti prendere la mano ed hanno organizzato una giornata 'evento'- le chiamano così, mentre andrebbero considerate 'sciagure' da evitare - facendo eseguire alla malcapitata orchestra, nel corso di un solo pomeriggio, i Cinque concerti per pianoforte ed orchestra, di Beethoven, coinvolgendovi altrettanti malcapitati solisti.
La musica non può essere considerata alla stregua di un circo dove si esibiscono nani, funamboli e prestigiatori, nè di una gara di atletica; la musica è cosa molto seria e come tale va considerata. Non ci sono primati da raggiungere nè muscoli da esibire.
Ed è strano che questa differenza madornale non la comprendano proprio coloro nelle cui mani si mettono le sorti o la gestione della musica.
Infine, ad una ventina di giorni dalla giornata inaugurale non si conosce ancora il nome del direttore d'orchestra di quella sciagurata integrale beethoveniana. Immaginiamo ci sarà un direttore ( P.A.)
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