venerdì 1 maggio 2020

Coronavirus. Bollettino dal fronte del contagio al 30 aprile 2020. Dati migliorano anche a MIlano (AGI)

Sale a 205.463 il numero di casi totali di coronavirus in Italia dall'inizio dell'epidemia, +1.872 rispetto a ieri (quando l'incremento era stato di 2.086). Dato particolarmente incoraggiante in virtù dei tamponi eseguiti, 68.456, record assoluto, con il tasso positivi/tamponi che scende al 2,7%. È quanto emerge dal bollettino quotidiano della Protezione Civile.


In calo i decessi, 285 oggi contro i 323 di ieri, per un totale di 27.967 vittime. Ma soprattutto nuovo record di guariti, oggi ben 4.693, più del doppio dei nuovi casi, che porta il totale a 75.945.
Per effetto di questi dati il numero delle persone attualmente positive cala in maniera più sostanziale: -3.106 (ieri -548), per un totale che scende a 101.551. Di questi, a conferma del costante calo della pressione sugli ospedali, 18.149 sono ricoverati (-1.061 su ieri) e 1.694 sono in terapia intensiva (-101), mentre in 81.708 sono in isolamento domiciliare.


Milano inverte la rotta
Rallentano i contagi da coronavirus a Milano. Il capoluogo lombardo, che nei giorni scorsi aveva fatto segnare numeri preoccupanti, sembra aver imboccato la strada in discesa. I nuovi positivi sono stati oggi 216 in tutta la provincia (che tocca quasi quota 20mila) e 56 in città. Bene l'andamento nelle province più colpite all'inizio della pandemia: Lodi (+7) e Cremona (+14). Il maggior numero dei nuovi positivi a Pavia (+69).
Ieri i nuovi contagi erano stati 284 nella provincia e 86 nel capoluogo. L'altro ieri rispettivamente +278 e +149. Tra le altre province ancora in calo anche a Brescia (+55 contro i +115 di ieri), Bergamo +22 contro +95 e ancora Monza-Brianza +30 contro +37. In crescita invece a Sondrio, da sempre con dati molto bassi: +37 (+2 ieri). 

L'ultimo briefing con la stampa di Borrelli
I dati di oggi sul contrasto alla diffusione del coronavirus sono molto confortanti rispetto ai giorni scorsi, diversi indicatori sono in netto miglioramento ma "l'emergenza non è finita". L'ammonimento a non abbassare la guardia è venuto dal capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, nel briefing - l'ultimo, è stato annunciato - con la stampa.


Aver affrontato, e tuttora affrontare, l'emergenza coronavirus "è un'esperienza mai vista in questo Paese, mai un'emergenza cosi' intensa e crescente nella dimensione", ha detto Borrelli. "abbiamo una serie di conferme, a cominciare dal nostro servizio sanitario. E inoltre c'è stata una grande prova di serietà da parte dei cittadini e questo farà bene al futuro del nostro Paese". 

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