Di Carmelo Bene - guardando e sfogliando la voluminosa ( 1730 pagine) silloge delle sue 'parole', dove compare anche una nostra intervista, raccolta in occasione del 'suo' Manfred, nell'Auditorium di Via della Conciliazione, lo stesso che l'estate successiva sarebbe approdato a Massenzio - ci è sovvenuto il magico ricordo di quella estate (1979) a Massenzio, dove l'Accademia di Santa Cecilia teneva la sua stagione sinfonica estiva e in cartellone c'era il Manfred di Byron-Schumann-Bene
In una delle ultime due stagioni a Massenzio, Bene in coppia con la Mancinelli, presentò MANFRED di Byron, con le musiche di Schumann, in una riduzione del testo teatrale curato dallo stesso Bene, nella stessa edizione da noi vista al chiuso dell'Auditorium della Conciliazione qualche mese prima.
Massenzio è sempre stato un luogo molto suggestivo, e quella sera durante la esecuzione, in forma semi rappresentativa - direttore dell'Orchestra ceciliana era Piero Bellugi - qualcuno da una delle ultime file gridò all'indirizzo di Bene: " a Carme, facce sentì! ' invitandolo a farsi sentire nelle ultime file della grande platea all'aperto, dove la sua voce non arrivava sempre chiara .
Carmelo Bene non si scompose affatto, tacque per un attimo, come per riflettere sul richiamo, e poi puntando l'indice della mano destra e lo sguardo in direzione dello sconosciuto, riprese con il testo, che sembrava scritto al momento per rispondere a quella sollecitazione, ed invece era di Byron: " Chi sei tu ignoto essere? Rispondi!" .
Sembrò a noi ed a tutti quelli che seguivano con grande attenzione, da postazioni più privilegiate, una vera magia che solo in rarissimi casi prende corpo, annullando distanze e differenze fra palcoscenico e vita reale.
Sembrò a noi ed a tutti quelli che seguivano con grande attenzione, da postazioni più privilegiate, una vera magia che solo in rarissimi casi prende corpo, annullando distanze e differenze fra palcoscenico e vita reale.
Nessun commento:
Posta un commento