Verso la Polonia l' Ungheria, la Moldavia, la Romania e la Slovacchia. Anche a piedi sfidando il freddo oppure con mezzi di fortuna. Sono già mezzo milione i profughi ucraini che sono fuggiti dalla guerra a sei giorni dall'invasione russa. "Partiamo perché abbiamo molta paura di essere uccisi dai soldati russi. Abbiamo molta paura che un razzo cada nel nostro rifugio, nella nostra casa. Stiamo cercando di partire solo per rimanere in vita", dice una ragazza di Kiev. "Portiamo i nostri gatti, portiamo i nostri bambini e vorremmo trovare un posto sicuro per loro", racconta Victoria che fugge da Kiev.
Il flusso dei profughi è un fiume in piena che, nei prossimi giorni, potrebbe raggiungere i 4 milioni di unità secondo le stime dell'agenzia per i rifugiati delle nazioni unite ma secondo il commissario europeo per le emergenze, Janez Lenarcic si potrebbe arrivare a 7 milioni di profughi .Oggi è più difficile lasciare il Paese in treno, si accumulano ritardi, in auto e in bus spesso ci si blocca: "Siamo stati lì (al confine) due giorni - racconta Alina Griniuk, rifugiata ucraina di Kahovka - C'era un grande ingorgo. Eravamo lì con i bambini, ma c'erano dei volontari. Ci hanno offerto un tè e del cibo".
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