"Saremo in grado di superare le conseguenze delle sanzioni".
Vladimir Putin non mostra cedimenti di fronte agli embargo adottati per ridurre a ragione la Russia.
Dice anche che gli impianti delle aziende che lasciano il Paese potrebbero venire rilevate e gestite in maniera esterna.
In un incontro con alcuni membri del suo governo, il presidente russo sostiene che il Paese sta continuando a esportare petrolio e gas: "Stiamo rispettando tutti i nostri obblighi in termini di forniture energetiche. Tutto ciò che dobbiamo fornire, lo forniamo ai nostri principali consumatori sia in Europa che in altre regioni del mondo - ha detto Putin - Anche il sistema di trasporto del gas in Ucraina è coperto al 100% come da contratto. "
Le sanzioni sono illegittime, rilancia ancora una volta Putin, e "le affronteremo insieme ai nostri partner".
Secondo il leader del Cremlino, le sanzioni alla Russia potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale.
"La Russia e la Bielorussia - ha sottolineato Putin - sono tra i più grandi fornitori di fertilizzanti minerali nei mercati mondiali. Se continuano a creare problemi con i finanziamenti, le assicurazioni, la logistica, la consegna dei nostri prodotti, allora i prezzi, che sono già esorbitanti, cresceranno ancora".
Sul fronte opposto, il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyy ha firmato un decreto per il sequestro di proprietà detenute dalla Federazione russa e dai cittadini russi presenti in Ucraina senza alcuna compensazione,"alla luce della guerra aggressiva su vasta scala condotta dalla Russia in Ucraina".
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