Il simbolo della pace disegnato sul suo pianoforte ricostruito e attrezzato per affrontare lunghi viaggi. Le note di "Imagine" che risuonano al confine tra Polonia e Ucraina, fuori il gelo. E poi un sorriso. È conosciuto in tutto il mondo come il pianista della pace, Davide Martello, 40 anni, tedesco originario di Caltanissetta, arrivato in questi giorni a confine con l'Ucraina per suonare la sua musica contro la guerra. "Sono un pianista e voglio lanciare il mio messaggio di pace", dice Martello, immortalato dai cellulari di chi attende di varcare il confine.
Dopo Leopoli, il suo palcoscenico urbano si è trasferito a Medyka, comune rurale polacco del distretto di Przemy. Il viaggio, iniziato poco dopo lo scoppio del conflitto, l'ha preparato tutto da solo. Nella Foresta Nera tedesca, in Baviera, dove abita, ha caricato il pianoforte e il gatto sul furgone, poi dritto in Ucraina per 15 ore di viaggio non stop. Martello, conosciuto sul web come Klavierkunst, era già sceso in strada col piano a Parigi, dopo l'attentato al Bataclan. Poi nel 2013 aveva suonato anche a Istanbul dopo le rivolte in Turchia di Gezi Park, la sera prima dello sgombero voluto dal presidente turco Erdogan, ma anche a piazza Maidan, a Kiev nel 2014 durante la rivoluzione e la guerra civile nel Donetsk. "Non potevo non portare la mia musica qui a un passo dalle bombe russe - dice Martello - vorrei creare un ponte di pace tra Russia e Occidente e l'unico linguaggio che credo possa essere universale è quello della musica. Per questo sono qui, ma anche per regalare un sorriso ai tanti bambini che vedo piangere impauriti".
Davide Martello ha fatto il parrucchiere per molto tempo. Poi la decisione di guadagnare solo con gli spettacoli dal vivo al piano, passione iniziata quando aveva nove anni. I suoi genitori hanno lasciato la Sicilia negli anni Sessanta. Il padre aveva un negozio di alimentari, la madre faceva la sarta. Poi la decisione di partire per la Germania, in cerca di lavoro. "Conosco bene la Sicilia - dice Martello - sono inevitabilmente legato alla mia terra delle origini. Terra che ha insegnato l'importanza dell'accoglienza e del rispetto dell'interculturalità e del dialogo tra popoli. Sono orgoglioso di essere un cittadino del mondo. La musica è il mio megafono per insegnare a tutti l'importanza dell'ascolto dell'altro".
Una delle ultime canzoni suonate a Medyka da Martello è stata "Over te rainbow", immortalata sui social, mentre una profuga ucraina si avvicina a lui. Poi anche "Nel blu dipinto di blu" di Modugno, tra qualche sorriso e tanti applausi.
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