E' atterrato alle 22 in punto allo scalo di Orio al Serio (Bergamo) il volo che ha riportato in Italia il piccolo Eitan, l'unico sopravvissuto all'incidente della funivia del Mottarone del 23 maggio. L'aereo era partito poco dopo le 19 (ora locale) dall'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv. Con Eitan hanno viaggiato la zia Aya Biran Nirko, suo marito Or e le loro due figlie. Il bambino è tornato "in sicurezza e stabilmente", hanno detto i legali.
A casa alle porte di Pavia - Prima della mezzanotte Eitan è giunto finalmente a casa, nella villetta di Travacò Siccomario alle porte di Pavia. A scortarlo tre auto della polizia, anche se vicino all'abitazione erano già presenti poliziotti e carabinieri. Da una volante è scesa la zia Aya Biran Nirko con a fianco un agente che portava in braccio il bambino.
" Eitan torna a casa della zia, accanto all'abitazione dove è cresciuto da quando aveva un mese - la casa dei suoi genitori defunti - vicina anche alla casa dei nonni da parte del padre, che lì aspettano il suo ritorno", hanno fatto sapere con una nota i legali della famiglia Biran.
Adesso il bambino, dopo un'aspra battaglia legale in Israele, potrà tornare "alla sua routine, a tutti i suoi contesti medici, terapeutici ed educativi ai suoi amici del quartiere e alla scuola, alla comunità in cui è cresciuto , e al suo adorato gatto Oliver".
"Rispettare la privacy di Eitan" - Gli avvocati Grazia Cesaro e Cristina Pagni auspicano che si "spengano i riflettori sulla vita privata" di Eitan e "si apra una nuova fase" che gli consenta "un percorso di crescita più sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che l'ha coinvolto. Quindi fin d'ora impegniamoci tutti per permettere a Eitan di riprendere la sua vita di bambino di sei anni".
Poliziotto: "Eitan ha detto che era contento di essere a casa" - Il poliziotto della Squadra Mobile di Pavia Andrea Lenoci che ha portato in braccio a casa Eitan racconta che il bambino "era felice" e che gli ha detto: "Sono contento di essere tornato a casa". Appena partito da Bergamo, dopo aver espresso la sua felicità, il piccolo si è addormentato per svegliarsi solo al momento dell'arrivo. Molto emozionata anche la zia Aya Biran Nirko, abbracciata dal marito Or.
"Ci teniamo a sottolineare che tutto questo è stato reso possibile grazie alla corretta applicazione da parte degli Stati delle norme che tutelano i bambini in caso di sottrazione internazionale e sicuramente rappresenta un buon esempio di collaborazione tra Stati. Ed è un monito contro il fenomeno della sottrazione internazionale di minori. Insieme alla famiglia ringraziamo per il sostegno giunto davvero da moltissime parti".
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