"Eseguiamo questo concerto in una situazione inusuale, suoniamo per milioni di persone in tutto il mondo ma nella sala vuota. Noi vogliamo comunicare lo spirito che si respira qui. Tutti. Stiamo combattendo una guerra e i musicisti la combattono con le loro armi: gli strumenti. La musica è importante non perché è intrattenimento, non è una questione di mestieri ma è una missione per trasmettere qualcosa che rende migliori le società. Ci sono primi ministri che dicono che la cultura è importante e io vorrei ripeterlo. Spero che con questa musica fantastica la vita vi possa sorridere".
Valerio Cappelli, commentando il Concerto viennese, ha ripetuto la solita stupida canzonetta:
Questo è il suo sesto concerto di Capodanno da Vienna, che viene trasmesso in mondovisione dal 1959. Muti... era sul podio del Musikverein anche nel 2000, l’anno in cui la Rai decise di retrocederlo dalla diretta su Rai 1 (per far posto al concerto della Fenice di Venezia) alla differita su Rai 2. «E c’ero io, un italiano, a Vienna…Sono le peculiarità del nostro paese". Quanto agli applausi in sala e al pubblico in festa, con valzer e polke che rimandano alle bollicine, non è un addio ma un arrivederci al 2022. A dirigere sarà Daniel Barenboim, alla sua terza volta.
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