C’erano la scuola, i banchi, le aule, le cattedre, il refettorio, la palestra; c’erano lo spazio, l’attesa, l’apprensione, la voglia di ricominciare; ad Amatrice era tutto pronto per le regole anti Covid, eppure niente: l’ististuto “Sergio Marchionne”, che ospita dall’asilo alla maturità, la campanella non l’ha potuta suonare. C’era tutto ma mancavano gli insegnanti, il preside e i bidelli.
In una città sventrata dal terremoto del 2016 e non ancora ricostruita, la scuola rinata grazie ai 6,5 milioni donati dalla Ferrari mettendo all’asta un bolide rarissimo, LaFerrari - è molto più di un simbolo. Il cratere del sisma è terra di macerie con pochi cantieri avviati. Però c’è la scuola, riaperta in una struttura temporanea fino al taglio del nastro di quella definitiva, a luglio 2019. Ma la burocrazia scolastica s’è l’è divorata: la scuola di montagna in cui studiano 250 bambini e ragazzi di una città che ha un lutto perenne nel cuore resterà chiusa almeno fino a lunedì 21.
«Abbiamo dovuto sospendere l’attività con un’ordinanza – dice il sindaco, Antonio Fontanella – nella speranza che in questa settimana riescano a nominare i docenti e gli educatori che mancano». E ne mancano parecchi: un insegnante più uno di sostegno per l’infanzia, 5 alle elementari, 10 alle medie divisi equamente tra tempo pieno e parziale, 6 allo scientifico sportivo internazionale, vanto e orgoglio, sotto i monti della Laga, eppure è fermo: mancano pure 5 educatori al convitto, doposcuola.
Un pianto, insomma. E non è finita. Il dirigente lo hanno nominato ieri mentre esplodeva l’indignazione suscitata da un post dell’ex sindaco, Sergio Pirozzi (FdI): «Mai la scuola di Amatrice non era riuscita ad aprire, è clamoroso tenendo conto che è perfetta ed è stata donata». «I ritardi li abbiamo sempre avuti – replica il sindaco attuale – ma prima del Covid sopperivamo accorpando classi, ora è impossibile. Le lungaggini sono colpa delle procedure scolastiche: i primi docenti in graduatoria scelgono la sede e quelle più scomode da raggiungere restano ultime».
Il precedente preside, responsabile in tre Comuni diversi, ha rinunciato. La nuova dirigente, Carla Parolari, è in arrivo oggi da Roma. «Lo slittamento non vada oltre il 21. Ora vi sono le condizioni per procedere rapidamente alla nomina degli insegnanti», auspica l’assessore Claudio Di Berardino. Alla buon’ora.
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