giovedì 24 settembre 2020

Scoperti e sequestrati dalla GdF siti e canali, accusati di pirateria tv e editoriale in Italia

 

Maxi sequestro della Gdf: colpiti siti e canali pari al 90% della pirateria tv ed editoriale in Italia. Denunciati un migliaio di abbonati illegali

Operazione “Evil Web” della Guardia di Finanza contro la pirateria audiovisiva, editoriale e il sistema delle IPTV illegali:

il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Gorizia ha sequestrato 58 siti web, 150 nuovi domini alias e 18 canali Telegram con più di 80 milioni di accessi annuali che rappresentano circa il 90% della pirateria audiovisiva ed editoriale in Italia.

(Foto ANSA)

Tra i siti oggetto del provvedimento c’è anche quello che per analisi di “traffico” e per contenuti divulgati è stato catalogato quale punto di riferimento in ambito nazionale per la diffusione di guide, software e metodologie informatiche utilizzabili per ottenere (su diverse piattaforme) l`accesso ai contenuti multimediali protetti dalle leggi sul diritto d`autore.

Le indagini, scaturite dagli approfondimenti svolti nei confronti di una persona con nickname “Diabolik”, sono partite dal Friuli V.G. e si sono estese anche in Puglia, in Emilia Romagna e all`estero (Germania, Olanda e Stati Uniti).

L`attenzione si è focalizzata sia sul mondo della pirateria audiovisiva ed editoriale, sia sul sistema illegale delle IPTV, permettendo di individuare e denunciare 4 esperti informatici operanti nel web dietro nickname di fantasia (Diabolik, Doc, Spongebob e Webflix) divenuti nel tempo veri e propri oracoli della rete dediti alla diffusione – anche con l`ausilio di servizi di messaggistica istantanea e broadcasting – di innumerevoli contenuti multimediali illegali (film di prima visione, prodotti audiovisivi appannaggio delle payTV, eventi sportivi di ogni genere, cartoni, pornografia, software, giornali, riviste, manuali, ecc.).

Inoltre, relativamente alle IPTV illegali, sono in corso attività per identificare il circa un migliaio di abbonati al “pezzotto” – anche dall`estero – che saranno denunciati per la violazione della legge sul diritto d`autore (con pene previste fino a 3 anni di reclusione e oltre 25.000 euro di multa) e potranno incorrere anche nel reato di ricettazione.

L`incisività dell`intervento è stata determinata da un approccio investigativo innovativo sviluppato in sinergia con l`Autorità Giudiziaria isontina che ha visto, per la prima volta in ambito penale in Italia, l`adozione nella misura cautelare reale sugli “alias” associati ai domini web di secondo livello. Questo innovazione procedurale sta consentendo, giorno per giorno, l`immediata inibizione di centinaia di nuovi domini web illecitamente creati nell`intento di aggirare l`originario provvedimento dell`autorità giudiziaria. Inoltre, sono state attivate le procedure di collaborazione giudiziaria internazionale – tutt`ora in fase di svolgimento – per poter sequestrare i server da cui vengono divulgati i contenuti multimediali in violazione del diritto d`autore.


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