Riccardo Muti e la sua Orchestra Giovanile Luigi Cherubini saranno i protagonisti dei concerti del 9 ottobre al PalaDozza di Bologna e del 10 al Teatro Comunale di Ferrara. Due eventi straordinari resi possibili dalla collaborazione fra tre delle più importanti istituzioni culturali dell'Emilia-Romagna, Bologna Festival, Teatro Comunale di Ferrara e Ravenna Festival e dal fatto che gli impegni americani del maestro, a Chicago, sono stati annullati a causa dell'emergenza sanitaria.
Nel Teatro Alighieri della città romagnola, una delle sedi della Cherubini, il 7 e l'8 ottobre si svolgeranno le prove del programma che Riccardo Muti ha voluto aperte gratuitamente agli studenti universitari. Da sempre attento ai compositori italiani, Muti ha scelto un programma diviso in due parti, la prima delle quali è addirittura molto bolognese, comprendendo il Notturno di Giuseppe Martucci, la Serenatina di Marco Enrico Bossi e la Berceuse élègiaque di Ferruccio Busoni, tre musicisti che hanno lasciato una forte impronta nella Bologna di fine '800.
La seconda parte del programma sarà dedicata alla celeberrima Sinfonia Dal nuovo mondo di Antonin Dvorak. La serata bolognese sarà dedicata alla memoria di Mario Messinis, il musicologo e organizzatore culturale che ha firmato come direttore artistico 27 edizioni del 'Bologna Festival', dal 1993 al 2019, scomparso nei giorni scorsi. Il concerto nel Teatro 'Abbado' di Ferrara, che segna debutto cittadino di Riccardo Muti, nel rispetto delle norme anti-Covid potrà ospitare circa 350 spettatori. Il PalaDozza di Bologna potrà contare invece su una capienza di 1300 posti, e dunque una sorta di rivincita per il 'Bologna Festival' e di risarcimento per gli spettatori, che hanno visto finora falcidiata la programmazione primaverile. Dettagli e costi dei biglietti sui siti bolognafestival.it e teatrocomunaleferrara.it. (ANSA).
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