martedì 22 settembre 2020

Music@, bimestrale del Conservatorio Casella, divenuta Musica+, con i direttori dell'istituzione Piermarini e Di Massimantonio, ha fatto una brutta fine

 Da quando  abbiamo abbandonato, alla fine del 2013 anche causa pensione, la direzione di Music@, che avevamo  inventato nel lontano 2006, la sorte della figlia spuria Musica+ era già scritta. 

Il  nuovo direttore del Conservatorio, Piermarini, organista conosciuto in tutto il mondo anche se non suona mai al di fuori delle funzioni religiose (in San Giovanni in Laterano), proprio al momento del suo insediamento, aveva fatto nei confronti nostri e della rivista - Music@ - di cui sicuramente non comprendeva le ragioni dell'esistenza perchè non aveva forse mai letto una sola pagina, un'autentica porcata: evitare l'uscita dell'ultimo numero da noi diretto e già pronto in tipografia per la stampa.

Invece di Music@, d'accordo con la  sua fedelissima insegnante, Carla Di Lena, che non aspettava altro che diventare 'direttore' di una rivista, un sogno a lungo accarezzato e rincorso negli anni della nostra direzione quando a Lei le pagine della rivista Music@ erano precluse - proseguì la pubblicazione della rivista del Conservatorio,  trasformandola in una specie di bollettino interno, e cambiandole il nome in Musica+.

 Da allora la cadenza delle uscite della rivista è stata continuamente allentata e mutata, fino al punto che - negli ultimi due anni - ne sono usciti solo due numeri, con la benedizione del successore di Piermarini, e cioè di Di Massimantonio alla direzione - anche lui organista, anche lui notissimo nel mondo senza suonare in nessun posto, da quel poco che sappiamo di lui, ed anche lui - dobbiamo dedurre - estraneo ad ogni interesse di studio e riflessione sulla musica.

 Adesso quel segno (+) posto alla fine del nome della nuova rivista,  nelle intenzioni, ma senza convinzione, in senso beneaugurante, è stato di fatto trasferito all'inizio dello stesso nome: + Musica, trasformato in una croce cimiteriale. Perchè è chiaro che della rivista in quel Conservatorio non importa a nessuno, non comprendendosene valore e  importanza, a cominciare dal direttore dell'istituzione. Requiem per +Musica

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