“La Francia avrà bisogno del lockdown totale, noi no se ci comportiamo bene, ma Lazio e Campania sono a rischio”. È secco e risoluto il giudizio di Ricciardi, professore ordinario di Igiene all'Università Cattolica e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, che in un intervista alla Stampa chiarisce: “Servono due settimane per esserne certi, ma la prima impressione è positiva. È stato importante riportare dieci milioni di persone alla normalità, che però va assicurata nel tempo”.
Poi Ricciardi analizza: “Tutte le città e le regioni sono ripartite alla pari. In primavera Lombardia e Piemonte erano i territori più colpiti, mentre ora sono Lazio, Campania e Sardegna” mentre “la Francia è in una situazione difficile per cui credo che dovrà fare un lockdown totale anche prima”, insiste Ricciardi per il quale “bisogna tenere presente che i contagiati effettivi sono circa cinque volte quelli accertati, ma non è tanto il numero che conta quanto come questo preme sul sistema sanitario. In Francia le terapie intensive di Marsiglia e Nizza cominciano a spostare pazienti a Parigi e questo con i contagi crescenti non può che portare al lockdown”.
Quanto all’Italia, “il lockdown generale spero sia difficile, ma tutto dipende dai comportamenti degli italiani. Se saremo bravi non ne avremo bisogno, anche se in alcune zone si sta perdendo il controllo come in Lazio o in Campania”, tuttavia tra Italia e Francia “ci sono delle differenze”.
Che consistono? “Per esempio in Francia non c'è la quarantena obbligatoria o in Inghilterra solo da poco le mascherine vanno indossate dal personale dei ristoranti. Certo Spagna, Israele, Belgio, Olanda e Danimarca peggiorano e purtroppo non esiste una strategia comune. L'unica possibilità è limitare i movimenti delle persone da e per gli stati compromessi”.
C’è il rischio che la situazione possa sfuggire di mano? “Un peggioramento della situazione, spero non intenso, con più pressione sugli ospedali anche per l'arrivo di raffreddori e influenze” è probabile risponde i medico, che subito dopo raccomanda: “Per questo è importante il richiamo alle precauzioni e il vaccino antinfluenzale per tutte le età. Va anche ripresa la app Immuni, che consente un tracciamento digitalizzato più tempestivo di quello manuale”.(AGI)
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