Spadafora e Frongia primi firmatari, assieme ad altri due collaboratori, hanno di recente pubblicato su 'Rousseau', la ben nota rivista scientifica, i risultati della loro ricerca sul virus della pandemia, per i quali hanno meritato il Nobel, con la seguente motivazione: "per le loro ricerche di virologia ed immunologia applicate al Covid 19, in relazione agli sport praticati nel mondo, sia riguardo agli sportivi che ai tifosi".
In sostanza le conclusioni cui sono giunti i quattro, applicate al rientro del pubblico negli stadi italiani, sono le seguenti: negli stadi si possono far entrare in tutta sicurezza fino a 25.000 tifosi per ogni partita, osservando le precauzioni sanitarie anticontagio prescritte: mascherina, lavaggio mani, distanziamento.
Gli stadi dove i svolgono le partite di Serie A possono arrivare a contenere fino a 60.000 tifosi, dunque se si riduce la loro capienza a 25.000, quindi di 1/3, il distanziamento può essere osservato.
Semmai il problema potrebbe porsi all'ingresso e all'uscita, per la permanenza no: un tifoso ogni tre sedute. Hanno illustrato nella loro ricerca come evitare problemi all'ingresso e all'uscita. Aprire tutte e 25 le uscite degli stadi e formare per ognuna di esse una fila 'indiana' di appena 1000 tifosi, tutti con mascherina, in silenzio, distanti un metro uno dall'altro, e con l'amuchina in tasca: chi parla viene espulso dalla fila che al segnale convenuto avanza di 1 metro, ed il suo biglietto validato per la partita successiva, senza rimborso.
Nello stadio si deve restare composti, non sbraitare e tenere sempre la mascherina. nell'intervallo disinfettarsi le mani.
Dai quattro Nobel uno, Sileri, s'è sfilato dopo aver firmato con gli altri la ricerca apparsa su Rousseau, non convinto delle modalità previste per le file fuori dello stadio, dove si deve giungere almeno tre ore prima del fischio di inizio.
Nonostante il prestigio degli studiosi e le rassicurazioni, alle loro conclusioni hanno mosso obiezioni alcuni mediconzoli che lavorano più in tv che in ospedali e centri di ricerca come gli insigniti del Nobel e che dunque dell'epidemia parlano per sentito dire. I loro nomi sono Galli, Locatelli, Vaia, Ippolito, Ricciardi, Grisanti, Lopalco, Rezza e qualche altro. Questo gruppetto di invidiosi ha manifestato perplessità nei confronti della ricerca dei nostri Nobel, i quali con prove stringenti li hanno messi immediatamente tutti a tacere. Dunque dal prossimo mese di ottobre fino a 25.000 tifosi sarà consentito l'entrata negli stadi, per assistere in tutta sicurezza alle partite di calcio.
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