mercoledì 23 settembre 2020

Giorgio Ferrara, via da Spoleto, accusa la politica (sindaco) di volersi 'prendere' il Festival. Come se lui a Spoleto ce l'avesse spedito lo Spirito Santo. Senza Giulianone, suo fratello, non sarebbe mai andato prima a Parigi ( Istituto di Cultura itliano) e poi a Spoleto ( festival)

 Ad Assisi, al Cortile di Francesco, Giorgio Ferrara, ex direttore artistico del Festival dei Due Mondi di Spoleto ha lanciato una proposta per la città del Poverello. “E’ il momento che Assisi progetti un festival internazionale, forze laiche e religiose, possono insieme dare vita a qualcosa di unico per rilanciare lo spettacolo dal vivo in Umbria dopo il lockdown”. Per 13 anni alla direzione artistica del Due Mondi di Spoleto, Ferrara non ha perso l’occasione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa. “Sono arrivato in un momento di crisi profonda del Due Mondi, la città non sapeva se la manifestazione nata con Menotti cinquant’anni prima avrebbe continuato a vivere. Mi sono messo al lavoro assicurandomi la collaborazione di Luca Ronconi e Bob Wilson sono così riuscito a recuperare il festival e oggi posso dire che tutti i più grandi della scena internazionale in questi tredici anni sono passati di là. E’ un peccato che le sorti di manifestazioni di tale portata siano nelle mani delle amministrazioni locali, con sindaci che hanno prerogative che non hanno nulla a che fare con lo spettacolo dal vivo e non ne capiscono le dinamiche. Un magistrato che può sapere di palcoscenico?”. E ha voluto stigmatizzare un’altra anomalia, a suo parere: “A capo delle fondazioni non possono poi esserci loro, i sindaci, piuttosto dovrebbero essere rappresentate da mecenati illuminati come è stata Carla Fendi per Spoleto”. 

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