Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è giunto a Vo' Euganeo, dove partecipa alle iniziative per l'apertura dell'anno scolastico 2020-2021.
"L'inaugurazione dell'anno scolastico mai come quest'anno ha il valore della ripartenza dell'intera società. E' una sfida decisiva, ripartire da Vo' Euganeo dà il senso della sfida. "E' stata dolorosa la decisione di chiudere le scuole, necessaria ma dolorosa. Avete sofferto ragazzi, abbiamo sofferto tutti. La scuola è specchio della società. Per studenti e insegnanti sono giorni di speranza. Non dimenticheremo le giornate drammatiche che hanno coinvolto tutti i continenti e che ancora ci impongono responsabilità. Le misure di precauzione sono diventate una prova che il popolo italiano ha dimostrato di saper superare. La scuola, la cultura sono antidoti anche contro il virus della violenza e dell'intolleranza.
"Siamo sconvolti per la morte di Willy, pestato a morte per aver difeso un amico contro la violenza. Il suo volto sorridente resterà come un'icona di amicizia e di solidarietà, che richiama i compiti educativi e formativi della scuola e dell'intera nostra comunità. La scuola, la cultura, il confronto continuo sono anche antidoti al virus della violenza e dell'intolleranza, che può infettare anch'esso la comunità se viene ridotta l'attenzione. In coerenza con questi valori occorre spiegare il massimo impegno per contrastare chi pratica una violenza vile e brutale che più volte si è manifestata anche nei giorni scorsi. Chi la predica o la eccita nei social".
I mesi del lockdown sono stati "duri e lunghi per tutti, ma a subire le conseguenze più pesanti sono stati gli studenti con disabilità. Per tanti di loro le rinunce hanno avuto un costo altissimo, a volte non sopportabile. Di queste sofferenze si son fatte carico le famiglie. Nella ripartenza della scuola l'attenzione a questi studenti dovrà essere inderogabile, a cominciare dall'assegnazione degli insegnanti di sostegno". I nostri insegnanti sono chiamati ancora a un lavoro prezioso, che richiederà coraggio e iniziativa. Sappiamo di poter contare sulla loro passione umana e civile, che hanno continuato a esprimere, pur di fronte a incomprensioni e a problemi irrisolti". Il periodo di chiusura delle scuole ha "sottolineato, con grande evidenza, l'urgenza e la necessità assoluta di disporre della banda larga ovunque nel nostro Paese. Il lockdown ci ha mostrato che hanno sofferto pesanti esclusioni i ragazzi senza computer a casa, quelli che erano privi di spazi sufficienti, coloro che già vivevano una condizione di marginalità. Dobbiamo evitare che il divario digitale diventi una frattura incolmabile".
Andrea Martella, sottosegretario a Palazzo Chigi
E' un giorno importantissimo per il riavvio del nostro Paese, per il futuro di molte generazioni. Naturalmente sono ben presenti le difficoltà e le incognite per garantire alle nostre ragazze e ragazzi la socialità e la formazione. E' una sfida necessaria, che riguarda tutti, il governo, le istituzioni, che si potrà vincere con la piena partecipazione dei docenti, del personale ausiliario, delle famiglie, degli studenti". "La presenza del capo dello Stato è un segnale di grande rilevanza e di spirito di unità e compattezza perché questa sfida si può vincere tutti insieme". Sui problemi di fornitura di mascherine e igienizzante nella scuole "tutti stanno dando il massimo in questo periodo per garantire le condizioni necessarie per la sicurezza. Questo risultato si otterrà nei tempi previsti e con la necessità di far funzionare al meglio l'ingranaggio che potrà entrare in funzione con il massimo dell'efficacia nei prossimi giorni".
Premier Conte
Questa mattina la campanella è suonata per 5,6 milioni di studenti. Dopo oltre 6 mesi, è ripresa oggi, in gran parte d'Italia, l'attività didattica ai tempi del Covid. Si torna a scuola. Rivolgo un augurio a studenti, insegnanti, personale scolastico. Sarà un momento di intensa emozione. E' un'emozione che vivrò anche io da capo di un governo che si è impegnato per il ritorno in sicurezza ma anche da padre", "Ci saranno difficoltà, disagi, soprattutto all'inizio" ma si dovrà ricominciare.
Azzolina, ministro
"La scuola è il posto più sicuro: ci sono operatori formati, il distanziamento, ci sono le mascherine, al momento ne sono state inviate 94 milioni. Si stanno distribuendo in tranche. Quale altro luogo fuori dalla scuola ha le stesse regole? Faccio appello perchè le stesse regole siano usate fuori dalla scuola". "Anche l'insegnante che vuole muoversi in classe deve tenere la mascherina. In aula se c'è il metro di distanza la mascherina può essere tolta ma se qualcuno si sente più sicuro indossandola può tenerla. I bambini possono mangiare in classe o in mensa, le scuole si stanno organizzando. Stiamo lavorando dper garantire la sicurezza in un anno di straordinarietà. In Italia le regole sono state stringenti".
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