L’estate dell’Orchestra Giovanile Italiana si preannuncia intensa, nonostante le modifiche imposte al calendario dalle norme sanitarie. Le attività riprenderanno dal mese di luglio, precedute da alcune anteprime dei fiati che potremo intanto ascoltare online, sulla pagina Facebook dell’Orchestra, nelle trascrizioni che Davide Sanson ha realizzato e preparato con loro: Ave Maria di Bruckner ed un brano dall’Offerta Musicale di Bach. Anche gli archi, sotto la guida di Giovanni Gnocchi, si produrranno online nell’Andante dalla Cassazione K.63 di Mozart.
Quest’estate l’OGI sarà impegnata a Siena nel master di direzione d’orchestra di Daniele Gatti (27 luglio-6 agosto) all’Accademia Chigiana, preceduto dal corso ordinario di Luciano Acocella (22-25 luglio).
Il programma del corso comprende un’antologia mozartiana con tre Divertimenti per archi (n. 1 in re magg. K 136, n. 2 in si bem. magg. K 137 e n. 3 in fa magg. K 138) e Eine kleine Nacthmusik K 525, la Suita (Suite) per orchestra d’archi di Janàček, Apollon Musagète di Stravinskij, la Serenata per orchestra d’archi in do magg. op. 48 di Čajkovskij, i Cinque pezzi op. 5 di Webern e il Divertimento per archi di Bartók. Se le disposizioni governative lo consentiranno, il 1° agosto questo programma sarà eseguito in concerto dai giovani direttori che partecipano al corso.
Quest’anno farà parte del corso master di Daniele Gatti anche un laboratorio operistico (dal 3 al 6 agosto) dedicato a La serva Padrona di Pergolesi, la cui esecuzione in forma di concerto dovrebbe tenersi il 6 agosto.
Il programma del corso comprende un’antologia mozartiana con tre Divertimenti per archi (n. 1 in re magg. K 136, n. 2 in si bem. magg. K 137 e n. 3 in fa magg. K 138) e Eine kleine Nacthmusik K 525, la Suita (Suite) per orchestra d’archi di Janàček, Apollon Musagète di Stravinskij, la Serenata per orchestra d’archi in do magg. op. 48 di Čajkovskij, i Cinque pezzi op. 5 di Webern e il Divertimento per archi di Bartók. Se le disposizioni governative lo consentiranno, il 1° agosto questo programma sarà eseguito in concerto dai giovani direttori che partecipano al corso.
Quest’anno farà parte del corso master di Daniele Gatti anche un laboratorio operistico (dal 3 al 6 agosto) dedicato a La serva Padrona di Pergolesi, la cui esecuzione in forma di concerto dovrebbe tenersi il 6 agosto.
La Giovanile torna anche al Festival dei Due Mondi di Spoleto, per partecipare alla prima esecuzione assoluta di Arianna, Fedra, Didone, tre monodrammi per attrice, coro femminile e orchestra di Silvia Colasanti dalle Eroidi di Ovidio, con la direzione di Roberto Abbado (22 agosto).
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Silvia Colasanti ogni anno a Spoleto dal 2016
Nel 2016 debutta in prima assoluta al Festival dei 2Mondi di Spoleto Tre Risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone, protagonista Alba Rohrwacher. Nel 2017 torna a Spoleto con Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, Oratorio per Soli, Coro e Orchestra, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, commissionato dal Festival di Spoleto, su testi di Mariangela Gualtieri. Il lavoro è stato ripreso in diverse istituzioni e ne è stato pubblicato un CD da parte della Dynamic. In ottobre 2017 ha presentato al Teatro Comunale di Bologna un nuovo lavoro per violoncello e archi scritto per David Geringas. Nel 2018 ha inaugurato il Festival di Spoleto con l’opera Minotauro, su testo di René De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, per la regia di Giorgio Ferrara. Da questo lavoro è stato tratto un melologo in tournée in Francia che si concluderà alla Philarmonie di Parigi nel 2020. Nel 2019, sempre per il Festival di Spoleto, compone Proserpine, opera lirica in due atti tratta dall’omonimo dramma di Mary Shelley, per la regia di Giorgio Ferrara.
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Silvia Colasanti ogni anno a Spoleto dal 2016
Nel 2016 debutta in prima assoluta al Festival dei 2Mondi di Spoleto Tre Risvegli, su testo di Patrizia Cavalli, per la regia di Mario Martone, protagonista Alba Rohrwacher. Nel 2017 torna a Spoleto con Requiem. Stringeranno nei pugni una cometa, Oratorio per Soli, Coro e Orchestra, in memoria delle vittime del terremoto del Centro Italia, commissionato dal Festival di Spoleto, su testi di Mariangela Gualtieri. Il lavoro è stato ripreso in diverse istituzioni e ne è stato pubblicato un CD da parte della Dynamic. In ottobre 2017 ha presentato al Teatro Comunale di Bologna un nuovo lavoro per violoncello e archi scritto per David Geringas. Nel 2018 ha inaugurato il Festival di Spoleto con l’opera Minotauro, su testo di René De Ceccatty e Giorgio Ferrara, tratto dall’omonimo racconto di Dürrenmatt, per la regia di Giorgio Ferrara. Da questo lavoro è stato tratto un melologo in tournée in Francia che si concluderà alla Philarmonie di Parigi nel 2020. Nel 2019, sempre per il Festival di Spoleto, compone Proserpine, opera lirica in due atti tratta dall’omonimo dramma di Mary Shelley, per la regia di Giorgio Ferrara.
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