È tornato a una festa di partito per la prima volta, Matteo Salvini, dopo la nascita del progetto giallo-rosso (per ora ancora piuttosto accidentato). Si è presentato a Conselve - vicino a Padova - accompagnato dalla fidanzata, Francesca Verdini, ed è subito partito all'attacco a 360 gradi: di alleati e avversari politici. Ma è stato scavalcato dal solitamente pacato governatore veneto Luca Zaia che ha detto: "Vi aspetto tutti in strada e pronti per la rivoluzione. Le piazze devono essere piene. Ci vediamo prima a Pontida e poi a Roma". Parole che provocano le proteste del Pd: "Eversive".
Salvini intanto se l'è presa innanzitutto con i protagonisti del nuovo tentativo di formare un governo: "Questi stanno già litigando su tutto ancor prima di fare il governo. Sono scene incredibili. Mi dica qualcuno senza ridere che M5S e Pd hanno le stesse idee". Si preoccupa per il destino dei suoi provvedimenti bandiera: "Spero non smontino il lavoro sulla sicurezza fatto in un anno".
In particolare se la prende con il Pd: "Quelli del pd hanno una incredibile abilità, più perdono più conquistano poltrone, noi non siamo fatti così".
Poi passa a Sergio Mattarella: "Gli ho detto 'noi mettiamo sul tavolo 7 ministeri e lei restituisca il voto e la parola ai cittadini italiani'". Ma soprattutto manda un messaggio a Berlusconi, che è stato l'unico leader del centrodestra a presentarsi oggi agli incontri con il premier incaricato Conte (a differenza di Meloni e dello stesso Salvini) e ha preso anche le distanze dai sovranisti: "Dico agli amici di Forza Italia che dicono 'non dobbiamo andare avanti con la Lega': messaggio ai naviganti: noi non abbiamo bisogno di niente e di nessuno". La conferma che, dopo aver cercato di riconquistare le simpatie berlusconiane per conquistare
Infine, un altro bersaglio polemico: la Chiesa, che nell'ultime ore Salvini ha accusato di aver fatto parte di una specie di grande complotto contro la Lega e il ritorno alle urne. "Qualche vescovo, pochi per fortuna, mi ha attaccato perché ho invocato per l'Italia la protezione della Vergine Maria, voglio vedere i vescovi quando approveranno suicidio di stato e adozioni gay se avranno il coraggio di protestare".
Immancabile l'accusa finale a Francia e Germania: "È un'operazione di poltrone teleguidata da Parigi e da Berlino. Ormai la distinzione non sarà più tra destra e sinistra, ma tra partiti italiani, e partiti che tifano per gli altri, paesi stranieri, e resto del mondo. Non abbiamo paura delle sfide".
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