Nella Lega c'è chi teme un doppio gioco del Cav
In FI si sottolinea come in realtà non era in programma un vero e proprio incontro ieri mattina. Che in ogni caso si sta trattando con percentuali sulle candidature anche superiori rispetto all'8% conseguiti dal Cavaliere. Berlusconi e Salvini sono sentiti ripetutamente ma per ora non ci sono passi avanti. Il timore di una parte della Lega è che Berlusconi stia facendo il doppio gioco. Ovvero da una parte seguire i 'desiderata' di Salvini che vuole il voto anticipato. Ma dall'altra trattare con il fronte, ovvero con i "pontieri" del Parlamento che stanno lavorando ad un governo istituzionale.
Tuttavia anche quei parlamentari che puntano a restare alla Camera e al Senato "difficilmente potranno sfilarsi qualora dovesse nascere un esecutivo politico M5s-Pd", osserva un 'big' azzurro. Fibrillazioni soprattutto tra i parlamentari del Sud che chiedono a Berlusconi di non arrivare ad un accordo al ribasso con Salvini. "Altrimenti è meglio che sia la Carfagna a trattare attentamente", osserva un esponente azzurro del Meridione.
Sta di fatto che la mossa di Salvini da una parte - questa convinzione di molti azzurri - allontana la prospettiva del voto, dall'altra toglie a FI potere di contrattazione. "Certamente più si allontana la prospettiva delle elezioni e più siamo in difficoltà anche noi", rimarca un berlusconiano 'doc'. E non è un caso che all'assemblea dei senatori di FI sia prevalsa, seppur con sfumature diverse, la tesi che sarebbe meglio evitare di correre alle urne.
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