Alla fine i due, separati in casa dal momento in cui si misero insieme, quattordici mesi fa, sono andati dal giudice/avvocato per certificare che avanti così non possono più andare. E il giudice/avvocato da 'bigamo' (involontario) s'è ritrovato celibe.
In apparenza le cose sono andate così, ma di fatto la storia è un'altra.
Chi ha rotto, ma per secondi fini, è stato Salvini, ora più di prima rivelatosi volgare ciarlatano.
Che con quel matrimonio obbligato a fini tutt'altro che nobili - la presa del potere e l'occupazione dello Stato - le cose non potevano andare bene ne erano a conoscenza tutti e prima di ogni altro i contraenti che, ogni giorno, come nelle coppie scoppiate, si rimproveravano le rispettive manchevolezze nelle azioni e nel carattere.
Poi uno dei due, proprio quello che in una altra occasione era stato salvato dalla galera dalla moglie separata in casa, alla luce dei sondaggi che lo danno per il 'miglior partito della nazione', ha deciso di rompere definitivamente.
Anche e soprattutto perchè anche le sue colpe stanno per venire alla luce in tutta la loro crudezza.
Che ha fatto in questi quattordici mesi di convivenza coatta? Se lì'è presa con quei poveracci che attraversano il mediterraneo e con le ong che tentano di salvarne in numero consistente.
E per la famiglia alla quale ha sempre detto di tenere tantissimo, con il suo 'prima gli italiani'? Poco o niente. Ed ora resosi conto della situazione - e cioè che quel 'prima gli italiani', in effetti andava letto come 'prima la Lega, anzi 'prima Salvini' e degli 'italiani chissenefreg'a - in previsione di cruciali imminenti appuntamenti ( prima fra tutte la legge di bilancio e l'Iva che dovrà a questo punto aumentare per forza di cose;ma anche per la prossima votazione in Parlamento sulla consistente riduzione dei parlamentari che se approvata procrastinerebbe comunque possibilità di andare alle elezioni in tempi brevi), viste tutte queste responsabilità che sarà impossibile governare con l'aiuto della 'Bestia', ecco la decisione di divorziare.
Però... il bigamo giudice/avvocato non ha accettato la situazione di prossimo celibe in silenzio. Cornuto ed anche mazziato no! Ha detto al frequentatore di spiagge e karaoke, di andare nella piazza istituzionale, il Parlamento (per lui il Senato) a spiegare perché ora ha deciso di rompere, quando da sempre ha saputo che quel suo matrimonio di un anno fa era un matrimonio di convenienza e di interesse, e pure l'ha onorato.
Quale sarà la risposta del Parlamento non sappiamo, al di là di quella che si può immaginare. Ma ciò che più interessa è sapere quale sarà la risposta degli elettori che dovrebbero aver capito quale disegno dispotico Salvini s'era messo in testa fin dall'inizio: si candida a Premier e vuole che il Paese gli dia il potere.
Giocherà tutta la campagna elettorale dicendo ancora 'prima gli italiani'? o quegli stessi italiani capiranno da subito che quel 'prima gli italiani' era in effetti da leggere come 'prima la Lega', meglio: 'prima Salvini'. E gli italiani? Chissenefrega. Al volgare ciarlatano non manca la parola!
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