Risale alla passata stagione, e Rai 5 l'ha già mandato in onda una volta, l'anno scorso, a ridosso delle recite maceratesi, l'Elisir d'amore di Donizetti con la direzione di Francesco Lanzillotta e la regia di Damiano Michieletto, spettacolo importato dalla Spagna ( Valencia e Madrid', ed ambientato su una spiaggia, una delle tante assai simile a quelle che le Marche conoscono, per esserne ricche, ed assai frequentate.
Si tratta di una di quelle regie che, per quanto riscrivano la storia - in verità l'Elisir potrebbe svolgersi in qualunque posto, trattandosi di una normalissima storia d'amore a lieto fine - non la stravolgono come spesso vediamo.
Michieletto in verità calca un pò la mano, ma non c'è nulla che sia inaccettabile, salvo forse il modo di guardare alla donna che, nella partecipazione in spiaggia, pare sia fatta solo di sgallettate, trattate da vere schiave di maschi dietro i quali - contrariamente a ciò che si pensa - corrono.
Lo Sferisterio sembrava trasformato in una di quelle spiagge marchigiane conosciutissime, ma anche nel 'mare sul tevere' che la Raggi, per il secondo anno consecutivo ha allestito a Roma.
La presa di suono non era eccellente, i cantanti erano meglio microfonati dell'orchestra che spesso era ridotta ad un ronzio continuo; la compagnia di canto ben assortita e di qualità, apprezzabile la direzione di Lanzillotta che a Macerata è di casa.
Per la prima volta, a grande richiesta, abbiamo ascoltato, in rapida sequenza la 'Furtiva lagrima' e il bis dell'aria. E sia!
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