Un paio di anni fa Eleonora Abbagnato da poco giunta alla direzione del Corpo di ballo dell'Opera di Roma venne fatta oggetto di minacce da parte della madre di una ballerina che si riteneva non valutata a dovere dalla direttrice.
E Lei, la Abbagnato, dopo chela storia si concluse senza problemi, nonostanet le minacce e le accuse,dichiarava al Messaggero:
"Ho avuto paura, quelle lettere erano inquietanti. Ero molto preoccupata anche per i miei bambini. Forse un tempo funzionava minacciare per ottenere ruoli di rilievo, ma con me le cose sono cambiate", spiega la ballerina. "Da quelle lettere emergeva una grande cattiveria - aggiunge -. Quello che mi rattrista di più è che nessuno ci abbia chiesto scusa. La figlia, oltretutto lavora ancora nel corpo di ballo".
Oggi una pesantissima lettera di accuse nei suoi riguardi l'ha scritta il sindacato interno del Teatro dell'Opera. La Abbagnato ha modi di fare spesso sconcertanti, talvolta dispotici, non valorizza le professionalità e le maestranze interne, sta spesso fuori e chiama in sostituzione, nelle prove, ballerini non competenti e infine, nei giorni scorsi, ha offeso con parole pesantissime i ballerini ed anche il teatro dell'Opera che ha definito letteralmente. TEATRO DI MERDA!
Ma come, Eleonora, si permette di offendere quell'oasi di legalità, centro di cultura, paradiso di successi, palcoscenico di sperimentazione, che le ha appena rinnovato l'incarico che è il Teatro retto da Carlo Fuortes?
Nella presene bagarre ad oggi notizia del grave comportamento della direttrice del ballo l'ha data solo Il Fatto Quotidiano. E la ragione sta nel fatto che molti degli altri giornali sono 'media partners' del teatro, per le stagioni di opera e balletto, e dunque tacciono, parlano solo quando lo dice Fuortes e solo per raccontare dei successi, non sempre reali.
Ma Fuortes ed il sindaco, appena avranno verificato la fondatezza delle accuse, non possono tacere, dovrebbero sanzionarla pubblicamente e forse alla Abbagnato converrebbe riprendere la strada di Parigi, perchè dopo ciò che è accaduto è impossibile continuare a lavorare a Roma. L'idillio, sbandierato, si è rotto.
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