sabato 24 agosto 2019

I Cinquestelle traditi da Salvini, le corna se le sono meritate e le portano con orgoglio

Resta alta la tensione in casa del Movimento 5 Stelle sulla possibilità di un governo con il Partito Democratico. Mentre in queste ore Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti provano a far nascere un esecutivo giallorosso, sui social militanti e simpatizzanti sono sempre più disorientati, confusi, da una crisi di governo dai risvolti imprevedibili.

Scorrendo gli ultimi post pubblicati sulle pagine social dei 5 Stelle, balza agli occhi la rivolta dei ‘mai con il Pd’, pronti se mai a ricucire con la Lega, a patto che Di Maio faccia il premier, pur di non andare al voto. Sembrano solo una minoranza ‘minoranza’ i commenti di chi, invece, non vuole più vedere Matteo Salvini e spingono per un’intesa con i Dem. Tra questi due fronti ci sono poi i fan dell’ex premier Giuseppe Conte, che immaginano “l’avvocato del popolo” di nuovo a palazzo Chigi alla guida di una riedizione del governo gialloverde o, in caso di elezioni anticipate, alla guida delle truppe pentastellate.

“Non fate c*****e, tornate con la Lega e Di Maio premier: con il Pd è finita!”, avverte Max. “Vade retro Pd”, taglia corto Stefano. C’è poi chi rincara la dose : “Finire con il Pd, uguale che finire con Forza Italia. Quando due soggetti politici sono profondamente divisi da anni ed anni di lotte asperrime e furibonde, non va fatto nessun contratto”. “Fermatevi, no con il Pd, piuttosto è meglio ritornare con Salvini”, è il consiglio di Stefania, che aggiunge: “prego tutto, ma mai con il Pd”.

Maidom arriva a citare Togliatti per mettere in guardia i vertici del Movimento: “Quelli del Pd, pur di riacchiappare le poltrone del governo, sono disposti a dire di sì a tutto, anche al taglio dei parlamentari, ma dopo boicotteranno di sicuro l’impegno preso! C’è un’insita doppiezza in loro. Già lo stesso Togliatti nel dopoguerra ne segnalò la presenza fra i ‘compagni’: stare nelle istituzioni coltivando il desiderio di una rivoluzione armata”. C’è anche chi fa ironia: “Comunque, con tutto il rispetto, siamo passati dallo ‘apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno’ ad aggiungere tanto altro olio di oliva nella scatola...”.

Sempre più solido il ‘partito pro Conte’, quello che tifa per un bis o semplicemente vuole correre alle elezioni con lui premier. Giuseppe è categorico: “Senza Giuseppe Conte premier, è meglio andare a votare”. Ida pubblica una ‘lista’ dei ministri: oltre a Conte premier, vede Di Maio al Mise; Patuanelli alle Infrastrutture e Bonafede al Viminale. Fabio non vede alternative e lancia l’avvocato del popolo: “Siamo al trivio: Salvini Pd o voto. Difficile scelta, comunque vada, perderemo consensi. Ed alleandoci con il Pd ne perderemo tantissimi di voti. L’unica mossa possibile è Conte con il movimento alle elezioni. vedrete che il movimento crescerà”. Un altro attivista non ha dubbi: “Conte o si va al voto! Sono un attivista 1.0 da quando esiste il M5S. Conte è irrinunciabile per rimanere al governo”.


Pochi, sembrano, i militanti pentastellati favorevoli al governo giallorosso. Tra questi c’è Bunuel: “Mai più con la Lega! Un governo con programma ‘verde’ con Pd e Leu è l’unica soluzione”. Gli fa eco Alessandro: “E’ talmente chiaro: rinunciare a priori all’accodo col Pd, significa rendere la Lega unica e indispensabile”. Si sfoga Giovanna: “Va bene tutto, ma concedere a Salvini una seconda occasione per farsi massacrare e distruggere definitivamente anche sul piano della dignità, è pura incoscienza e masochismo all’ennesima potenza!”.
                                                                  ( da Huffingtion Post)

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