Forse non ci crederete. E invece, sì, quei ladri che ci governano hanno cominciato a prelevare soldi dalle nostre pensioni. Fateci caso, controllate gli accrediti e vedrete che da gennaio, piano piano , senza troppo rumore per non farsi scoprire e magari sparare ( come consiglia Bullo-Salvini), come sanno fare i ladri di notte, hanno messo le mani nelle nostre tasche e prelevato quello che serviva per farsi belli con 'Quota 100'. Rubano a pensionati per mandare in pensione prima altri pensionati, perché i soldi per fare quell'operazione elettorale voluta da Bullo-Salvini, detto anche 'il Nero', li hanno presi, RUBATI, senza tanti scrupoli dai pensionati, che rappresentano una vasta platea, che, già solo quelli le cui pensioni i ladri al governo considerano da ricchi, si avvicinano ai 6 milioni. Gli altri hanno pensioni da fame e dunque affamarli ancora di più non conviene, scatenerebbero la rivoluzione, se le forze li sostengono.
Venti-trenta Euro al mese rubati da ogni pensione, fanno a fine anno una bella cifra e in tre anni - secondo i calcoli dei ladri al governo - alcuni miliardi ( 2-3, secondo le previsioni) quanti ne servono per dar corso e mantenere a 'Quota 100', nonostante che tutti gli organismi di controllo gli abbiano detto che quella è una norma suicida che non produrrà nessun nuovo posto di lavoro, ma tanti guai alle casse dello Stato.
Poi a giugno arriverà il salasso. I ladri hanno dato ordine al loro luogotenente all'INPS, il prof. Tridico, inventore del 'Reddito di cittadinanza' di posticipare a dopo le elezioni il prelievo non effettuato già nei primi cinque mesi dell'anno. Ma aspettano le elezioni.
I pensionati che hanno votato i ladri al governo, una vera gang di Leghisti e Cinquestelle, facciano attenzione alle prossime elezioni; mettendo la croce sui simboli dei due partiti al governo, sarà come votare la propria condanna, perchè le loro condizioni di vita andranno sempre peggio. Le due gang di ladri al governo non si faranno scrupolo di prelevare ogni volta quel che gli serve dalle tasche dei pensionati, giustificandosi che intanto loro la pensione ce l'hanno, mentre i futuri pensionati non sanno neanche se l'avranno.
E nel quantificare i loro prelievi considereranno una pensione intorno ai 2.000 Euro circa netti - guadagnati con 40 anni di lavoro ininterrotto e contributi regolari - una pensione da ricchi, e perciò giustificheranno il 'prelievo di solidarietà'.
Per ora una ventina di Euro circa al mese - che, secondo Conte, sarebbe un prelievo così esiguo che neanche l'Avaro di Molière se ne sarebbe accorto. Poi da giugno vederemo, se tale prelievo aumenterà ancora.
Mentre ad abbassare i loro emolumenti, immeritati e ingiustificati, non ci penseranno mai, e li rimanderanno sempre alle successive legislature. Mica fessi i ladri al governo!
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